Cronaca

Carenza di posti letto per pazienti Covid, la Cisl Fp: “Serve chiarezza, siamo pronti all’emergenza?”

Il segretario generale Salvatore Parello, quello territoriale Giovanni Luca Vancheri e il segretario aziendale Asp Cl Antonino Guagenti denunciano: “Ci risulta inoltre che siano finiti i tamponi per i pazienti pediatrici”

A chiederlo in una nota rivolta all’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, al sindaco del Comune di Caltanissetta, Roberto Gambino, e al direttore generale dell’Asp 2 di Caltanissetta Alessandro Caltagirone sono il segretario generale Salvatore Parello, quello territoriale Giovanni Luca Vancheri e il segretario aziendale Asp Cl Antonino Guagenti.
“Con riferimento alle recenti notizie di casi positivi giunti presso l’ospedale Sant’Elia e assistiti con ossigenoterapia per l’intera notte all’interno delle ambulanze per mancanza di posti nel reparto di malattie infettive – dicono – chiediamo immediata chiarezza circa della situazione attuale, in considerazione che l’Azienda da decreto ha avuto assegnati 60 posti letto da destinare all’emergenza Covid 19. Stando a quello che questo sindacato ha avuto modo di apprendere, parrebbe che questa emergenza abbia costretto gli operatori sanitari a dirottare alcuni pazienti affetti da sintomatologia attinente al virus presso il Pronto Soccorso con la conseguenza di aver esposto a possibili infezioni gli operatori dell’Unità operativa. Nel corso della riunione tenutasi in seno all’Osservatorio permanente sulla sanità in data 20/09/2020, inoltre, è emerso che al momento non vi sarebbero più tamponi disponibili per i bambini che devono far ritorno all’attività didattica dopo giorni di malattia: è un fatto molto grave perché comporta dei ritardi nell’effettuazione dei test che si ripercuote sui bambini e le loro famiglie”.
Parello, Vancheri e Guagenti quindi chiedono: “I residenti della provincia di Caltanissetta possono dormire sonni tranquilli, o deve temere che l’Azienda sanitaria non riesca a far fronte a questa maggiore richiesta di assistenza sanitaria? Non era necessario fare una seria programmazione per affrontare nel migliore dei modi la seconda, temuta – ma attesa – ondata del virus? In considerazione della situazione emergenziale che ci vede tutti coinvolti, ognuno per il suo ruolo – concludono – si chiede una convocazione nel breve periodo così da chiarire queste problematiche che se non affrontate il prima possibile possono dar luogo a situazioni nefaste”.

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