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Fratelli d’Italia: “no alla surroga della maternità”

Palermo – La legge 19 febbraio 2004, n. 40, recante « Norme in materia di procreazione medicalmente assistita », all’articolo 12, comma 6, prevede: “che « Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro “ – Questo divieto, tuttavia, opera solo a livello nazionale.

Questo ha dato luogo e sta dando luogo in questi anni alla diffusione del cosiddetto turismo procreativo, cioè di quel fenomeno per cui coppie italiane che non possono avere figli si avvalgono della tecnica della

surroga di maternità in un Paese estero in cui la stessa è consentita.

 

Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Totò Scuvera insieme a tutto il coordinamento cittadino e con la presenza del Responsabile Provinciale del Dipartimento Nazionale pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili di Fratelli D’Italia, Vincenzo Lo Muto hanno organizzato il banchetto questa mattina a Gela per dire NO alla surroga della Maternità in appoggio alla proposta di Legge presentata da Fratelli d’Italia prima firmataria Giorgia Meloni e Relatrice On. Carolina Varchi,

    è una battaglia di civiltà” dichiara Totò Scuvera, e aggiunge: “nella surrogazione di maternità le donne che «prestano» il proprio corpo non hanno alcun diritto sui bambini che pure portano in grembo e non sono neanche considerati i diritti dei bambini, costretti a separarsi dalla madre biologica subito dopo il parto.  E «in questo sistema la donna è equiparata agli strumenti di produzione e la gravidanza e il parto rappresentano dei processi produttivi, a cui attribuire un valore d’uso e un valore di scambio». 

La questione non è religiosa, come qualcuno vuole far credere, ma semplicemente umana ciò ribadendo in modo chiaro la nostra contrarietà allo sfruttamento e alla commercializzazione di fatto di donne e di bambini”.

Il Responsabile Provinciale del Dipartimento Nazionale pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili di Fratelli D’Italia, Vincenzo Lo Muto è intervenuto oggi a Gela per sensibilizzare la cittadinanza sul delicato tema “dell’utero in affitto”. 

  • “La lodevole iniziativa, organizzata dal coordinamento cittadino guidato da Salvatore Scuvera, ha avuto la finalità di far conoscere ai tanti cittadini intervenuti, la questione della maternità surrogata e soprattutto la proposta di legge del partito guidato da Giorgia Meloni che punisce con la reclusione, la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità, anche se il fatto viene commesso all’estero. Questa pratica, condannata nel nostro paese, vede però molti connazionali “emigrare” all’esterno per “acquistare” un figlio partorito da una madre surrogata dando luogo a cosiddetto turismo procreativo. Il comitato nazionale di bioetica nel 2016 ha approvato una mozione con la quale definisce la maternità surrogata “un contratto lesivo della dignità della donna e del figlio sottoposto come oggetto a un atto di cessione”.

 

In questo contesto Fratelli d’Italia con i lavori del dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili guidato dalla Senatrice Isabella Rauti, opera un’attenta campagna informativa volta a far comprendere l’atrocità di una pratica che e ben lontana dalla “favola” della madre che generosamente presta il proprio corpo a una donna che non riesce a sostenere la gestazione.

Concludo con una frase dell’attivista statunitense Margaret Sanger agli inizi del 900 disse“ Nessuna donna può definirsi libera se non possiede e controlla il proprio corpo”.

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