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25 dicembre solo Natale? Nel 1130, con l’incoronazione di Ruggero II d’Altavilla nella Cattedrale di Palermo, veniva fondato il Regno di Sicilia.

Oggi, insieme al Natale, si festeggia una ricorrenza di grande importanza per la storia politica della Sicilia: il 25 dicembre 1130 infatti, con l’incoronazione di Ruggero II d’Altavilla nella Cattedrale di Palermo, veniva fondato il Regno di Sicilia. Coeva alla fondazione del Regno fu anche l’istituzione del Parlamento Siciliano di cui l’odierna Assemblea Regionale Siciliana è diretta erede.

Ricordare la nascita della formazione statale che ha accompagnato la vita del popolo siciliano per quasi settecento anni è un’occasione importante per riflettere anche sul valore e l’importanza dello Statuto Speciale della Regione Siciliana. L’Autonomia, infatti, fu una conquista dei Siciliani giunta dopo una lunga e travagliata lotta per l’autogoverno iniziata dopo la soppressione del Regno di Sicilia nel 1816 e passata attraverso coraggiosi tentativi riformatori e rivoluzionari nonché repressioni violente da parte delle autorità borboniche e sabaude.

L’aspirazione all’autogoverno dei Siciliani, oggi troppo spesso ridicolizzata e stigmatizzata dai media e dalla politica italiani, costituisce in realtà la naturale conseguenza della storia politica della nostra terra. Con l’incoronazione di Ruggero II avvenuta nel 1130, infatti, la Sicilia – già “regno” nell’antichità siceliota – assurse a potenza politica indipendente al centro del Mediterraneo.

Dopo il maestoso apogeo politico e culturale normanno-svevo e la formazione di un’identità di popolo più definita, con il Vespro del 1282 i Siciliani difesero strenuamente l’indipendenza del loro regno e posero le basi, con Federico III, per la formazione della prima monarchia protocostituzionale d’Europa.

La drammatica estinzione di una famiglia reale stabilmente residente nell’Isola, a partire dal XV secolo, con la conseguente unione personale del Regno di Sicilia alle monarchie iberiche, ridusse – è vero – i margini d’indipendenza dello Stato siciliano, il quale però conservò amplissimi spazi di autonomia politica interna, rimasti tali fino ad inizio ottocento. Nel 1812 giunse poi la grande conquista di civiltà della #Costituzione liberale promossa da Carlo Cottone, Principe di Castelnuovo.

Questa, in estrema sintesi, la gloriosa storia del Regno di Sicilia conclusasi nel 1816, con la fraudolenta annessione a Napoli sancita da Ferdinando I delle DueSicilie. Una storia che ispirò i Siciliani delle generazioni successive a riscattare l’antica libertà dell’Isola e che ancora oggi funge da grande riferimento ideale per chiunque abbia a cuore l’autogoverno, l’identità e la dignità della Sicilia. (fonte pagine Facebook  Lo Statutu)

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