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10 novembre 1992: per Gaetano Giordano

Gela – “Oggi 10 Novembre per Gela è una giornata di ricordo e di riscatto. Ricordare infatti Gaetano Giordano è un dovere per ognuno di noi sempre, perché viva il suo coraggio che non si piegò alla prepotenza mafiosa.

È così! Il suo stile di vita deve essere il nostro ed è l’unica strada che nella vita si deve percorrere sempre ogni giorno ed in ogni circostanza!
Legalità e rispetto di regole e leggi contro ogni forma di mafia, soprattutto in momento di smarrimento come quello che viviamo oggi, abbiamo bisogno di esempi come Giordano per dire mai più”. E’ il pensiero del segretario provinciale del Partito democratico, Peppe Di Cristina.

La mafia uccise il commerciante gelese Gaetano Giordano, perché aveva denunciato gli estortori. Fu una svolta nella storia: l’attentato omicida risvegliò le coscienze degli imprenditori gelesi, infatti tanti altri cominciarono a denunciare, nacque l’associazione antiracket di Gela, intitolata proprio a Gaetano.

Un ricordo indelebile nella storia della nostra Città, non solo per la crudeltà del gesto, ma per il sacrificio di un commerciante gelese che segnò l’inizio della lotta contro la mafia.

Gaetano gestiva insieme alla famiglia tre negozi di profumeria in città. Nel 1989, tre anni prima del suo omicidio, denunciò una richiesta di estorsione. Secondo quanto riferito da alcuni collaboratori di giustizia, l’omicidio di Giordano fu decisa tirando a sorte il biglietto sul quale era segnato il suo nome. Dopo le minacce i criminali incendiarono il suo negozio. Stanco di dover fare i conti con la mafia, Giordano denunciò tutto ai Carabinieri.

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