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“Signora dobbiamo fare il tampone”… ma era un ladro

Gela – Si chiamano sciacalli perché come quegli sciagurati animali si nutrono in odor di morte. E come loro approfittano di tragedie per guadagnare un lembo di carne. Anche putrefatta. Nel caso dell’uomo lo sciacallo, in senso lato, prova a guadagnare durante un frangente di carestia, crisi, caos, denaro o oggetti preziosi da monetizzare. Quello che accade in questi giorni anche a Gela. L’allarme è stato lanciato dall’amministrazione comunale.
“Fare attenzione poiché ci sono dei soggetti non autorizzati che si spacciano per dipendenti ASP e con la scusa di effettuare il tampone a domicilio cercano di introdursi nelle abitazioni”. Questo il messaggio lanciato oggi per esorcizzare altri pericoli.

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