Tra Miccichè e , le più alte cariche politiche della Sicilia, è un continuo scambio di battute e frecciate. I due non si amano e non è soltanto un problema di ricandidatura.
Ma di fronte alle prospettive elettorali il conflitto tra i due è cresciuto d’intensità. La candidatura alla presidenza della Regione di Miccichè, chiesta a “gran voce” dai vertici regionali di Forza Italia, ha proprio il sapore di chi vuole sottolineare con forza che le velleità di Musumeci, ritenute pretestuose da ampi pezzi della coalizione di maggioranza, sono fuori luogo.
Nel giro di poche ore è arrivata la risposta della Cabina di Coordinamento di DiventeràBellissima, un breve comunicato che senza troppi giri di parole valuta “fuor d’opera” la proposta provocatoria avanzata da Forza Italia, “senza che possa apparire una nostra valutazione sulla persona”, viene aggiunto quasi ad edulcorare il concetto.
“Questo – scrive DB – è il momento in cui tutti parlano e lavorano per rendere più compatto il centrodestra. Lo hanno ribadito anche i leader nazionali nelle loro ultime dichiarazioni, per presentarsi così più forte ai cittadini, riconfermando il buon governo nei territori che amministra. Questo è il momento di accogliere l’appello del presidente Musumeci ad una necessaria sintonia per lavorare in questo ultimo scorcio di legislatura alle priorità che permettano alla Sicilia di uscire dalla pandemia agganciando il PNRR. Questo non è certo il momento delle alchimie, dei laboratori e nemmeno dei teatrini della politica. Questo è il momento della coerenza e della responsabilità, questo è il momento di continuare a dare, con serietà, risposte concrete insieme agli alleati di governo”.
