Rubriche

«Va’, la tua fede ti ha salvato». Il Signore ci raggiunge sempre, prende l’iniziativa, ci insegue, ci raggiunge

Rubrica ad ispirazione cattolica a cura di Totò Sauna

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Mc 10,46-52

Bartimeo. Chi è Bartimeo? Questo nome mi trastulla nel cervello da un anno. Non so perché. Vero. Non scherzo. Oggi me lo ritrovo in questo brano del Vangelo. Un cieco che stava sul ciglio della strada  a chiedere elemosina. Come noi. Non chiediamo elemosina pure noi?  Cose buone, legittime, siamo ad elemosinare, tutto. Come Bartimeo.  Vogliamo tutto. E chiediamo, chiediamo alla televisione, ai maghi,  ai politici, agli amici. Ognuno di noi ha una lista lunghissima di cose da elemosinare. Quando mendichiamo ci facciamo nulli, niente, strisciamo per terra, fino a quando qualcuno non ci da la monetina. Allora, felici ci alziamo e gridiamo forte e alziamo pure la voce. Ma dura poco, perché c’è pronta una altra lista. Cosi trascorre la nostra vita. Da una elemosina all’altra. Da una richiesta all’altra. Sempre scontenti. Tristi. Ciechi. Sempre con le liste in mano. La colpa è sempre degli altri che non hanno soddisfatto le nostre richieste, non hanno corrisposto alle nostre aspettative.  Nessuna differenza con Bartimeo. Siamo lì, sul ciglio della strada a mendicare. Poi qualcuno ci grida: Vieni,  C’è Gesù. Davanti a questa chiamata, non tutti reagiamo allo stesso modo. Una parte continua a mendicare. Felice delle monetine che ogni tanto riceve. Una vita da parassita, da marionetta, alla mercè dell’urlatore di turno, da sanguisughe. La maggior parte siamo cosi.  Oppure, abbiamo la seconda scelta. Bartimeo ci indica quale. Una volta saputo che c’era Gesù esulta e grida forte di gioia, anche se, tutti gli dicono di tacere. Anche a noi, forse, è successo: appena decidiamo di  avvicinarci alla fede, c’è qualche anima pia che ci dice di lasciar perdere. Ci ripetono. A che serve. Sono tutti gli stessi. Non vedi i preti. Ecc. Non hanno capito che se ci avviciniamo è perché noi ne abbiamo bisogno. Io e te. Che noi siamo stanchi delle liste, che vogliamo essere protagonisti della nostra vita.  Mi sono stancato di sentirmi spento, sempre a mendicare . Vittima degli eventi. Non abbiamo voglia di fare niente. Vediamo attorno a noi solo buio. Un lutto, un fallimento, un errore.  Di certo non mancano le occasioni. Oppure, è il risultato di scelte sbagliate. Mi succede quando non scelgo Dio. Non amo il prossimo. Sparlo qualcuno. Allora, un nervosismo mi pervade. Non sto bene.  Possiamo anche far finta di niente ed illuderci che vada tutto bene. Siamo dei grandi attori. Sappiamo fingere. Sempre con il sorriso in bocca. Ma dentro è un inferno. Viviamo in un mondo senza luce. Siamo ciechi  per nostra scelta. Perché non abbiamo coraggio. Ancorati a questa vita terrena. Ai beni. Più hai, più ti senti importante, più devi apparire e devi mostrare. E fai di tutto per mostrare e mostrarti. Ciechi. Gesù è venuto per aprirci gli occhi. Siamo assetati e Cristo è l’acqua. Siamo ciechi e Cristo è la luce. L’evangelista Marco tenta di descrivere in che cosa consista la conversione: in una reale illuminazione, come chi sta in una stanza buia da tutta una vita e, d’improvviso, qualcuno spalanca le ante e lascia entrare la luce. La stanza è la stessa ma ora forme, colori, spazi hanno un significato diverso. È l’esperienza che fa Bartimeo. Cosa vuoi che io faccia per te : gli chiede Gesù. Che io abbia la vista. E subito lui iniziò a vedere. Questa esperienza non la fa Bartimeo. Fratello mio, la facciamo tutti. Se ascoltiamo la sua voce. Se no, continuiamo la nostra vita come zombie viventi. appesi alle parole degli altri, sempre attenti a comportarci come gli altri vorrebbero che ci comportassimo per meritarci attenzione e approvazione. Purtroppo,anche fra cristiani.  L’illuminazione avviene per gradi, ma inizia sempre con un incontro. Quando diventiamo discepoli, inesorabilmente, non siamo più le persone di prima. Irriconoscibili. Anche a noi stessi. L’incontro con Cristo ci fa creature nuove. Ci trasforma. Segue Gesù. Non ha paura, Non ha tentennamenti. Non ha dubbi. Ci vede benissimo. Vede benissimo la strada da percorrere. Ha tagliato i ponti con il  mondo cieco. Lui corre . Spedito. Veloce. Lui ora è un illuminato. Ora il cieco può giudicare. Ora è libero. Ora vede. Ora non è più oppresso dal giudizio degli altri. Peggio: dal giudizio dei devoti e dei pii. Il Signore ci raggiunge sempre, prende l’iniziativa, ci insegue, ci raggiunge. Se solo lo desideriamo.

Buona Domenica

Totò Sauna

 

 

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