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Un anno di noi: grazie a tutti voi

Cari lettori, cari amici,

è la redazione di LetteraG che vi scrive.

Vi chiederete il perché di questa “confessione”, di questa riflessione così diversa da tutti gli altri pubblicati fino ad oggi… Vogliamo semplicemente rendere omaggio a questo giorno, il 16 settembre, data in cui questa sorprendente avventura ha avuto inizio, precisamente un anno fa. Non siamo abituati ad autocelebrazioni e forse – come avrete potuto appurare durante le vostre continue e inaspettate letture – non siamo neanche troppo bravi nel farle. Ma questa occasione ci sembrava opportuna per tentare un approccio più diretto con tutti quanti voi e per potervi a nostro modo ringraziare, personalmente, uno ad uno.

La “confessione” serve a scacciare il fantasma dell’osceno, quell’osceno che ci circonda e ci accompagna ogni giorno; a scacciare la simultaneità esasperata, la “trasparenza” voluta per ogni cosa che obnubila le nostri menti, e che rende ogni tipo di informazione ed ogni tema accessibile ai soli specialisti… In altri termini un vero e proprio bombardamento informativo, una massa informe e autoreferenziale priva di una legittima durata per i suoi interlocutori: eventi mass-mediatici dunque, che stentano a decollare in una loro significanza per la collettività, e che il giorno dopo, sempre istantaneamente, sono pronti a scomparire nell’oblio della loro quantità senza senso, nel loro cumulo fascinoso utile solo ad estasiare, senza portare in dono quella vera illusione radicale di cui oggi, invece, avremmo assoluto bisogno.

Riprendendo il pensiero di Jean Baudrillard, un grande pensatore e sociologo francese scomparso qualche anno fa, “Tutti sanno che la luce delle stelle necessita di un tempo lunghissimo per arrivare a noi; qualche volta la percepiamo solo quando la stella stessa è scomparsa. Questa distanza tra le stelle intese come fonte virtuale e la loro percezione in noi, questa mancanza di simultaneità, è una parte ineliminabile dell’illusione del mondo, quell’assenza nel cuore del mondo che costituisce l’illusione. E, in questo caso, questa alterazione è positiva, perché la percezione simultanea della luce di tutte le stelle equivarrebbe in assoluto alla luce del giorno, e ciò sarebbe insopportabile per noi. Tutte le energie vitali scaturiscono da questa fondamentale alternanza di giorno e notte e, più generalmente, da questa mediazione vitale. L’illusione è la legge generale dell’universo; la realtà è solo un’eccezione. […] Ciò è ancora più vero per gli esseri umani. Noi non siamo mai propriamente presenti a noi stessi, o agli altri. Quindi non siamo esattamente reali l’uno per l’altro, né lo siamo abbastanza per noi stessi, e questa radicale alterità è la nostra più grande fortuna – la nostra migliore possibilità di attrarre e di essere attratti dagli altri, di sedurre e di essere sedotti. Più semplicemente, è la nostra possibilità di vita…  

Comunicare qualcosa di sensato è diventato oggi estremamente complicato. Ci siamo resi conto, nella nostra attività, che non è mai facile avere un’idea solida riguardo a una questione, perché il giorno dopo tutto quanto viene nuovamente messo in discussione. Quelle bussole che permettevano un barlume di orientamento, di colpo posso perdere la loro qualità magnetica smarrendo il cammino tracciato.

Per questo abbiamo privilegiato tematiche che hanno poi dimostrato di saper resistere, inaspettatamente, alle minacciose intemperie della disinformazione. Tematiche troppo spesso oscurate e messe volutamente da parte o ignorate – perché scomode – dalla “saggezza convenzionale” dei giornali. Da parte nostra, c’è stato molto impegno, studio sudato, ma tutto questo – visti i risultati – ha pagato.

Noi crediamo in tutto ciò che è isolato, anche frustrato se vogliamo, ma ancora sorprendentemente e potenzialmente vitale. E la dimostrazione di questa vitalità è avvenuta soprattutto per merito vostro, che intenti a leggere e a condividere le pagine virtuali di questo quotidiano che segue le linee della modernità on line, avete contribuito a dare adito ad una speranza, ad una piccola ambizione che ci sorprende e ci riempie di una gioia e di una volontà propositiva ogni giorno che passa.

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