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Salta il vertice Regione-sindacati, a rischio l’apertura dei siti culturali nei festivi

Salta l’incontro con cui la Regione siciliana avrebbe dovuto siglare con i sindacati l’accordo per l’apertura dei siti culturali dell’Isola anche nei giorni festivi. Lo rende noto il Cobas/Codir. La sigla sindacale fa sapere che la Regione Siciliana “interrompe inspiegabilmente e bruscamente un percorso virtuoso iniziato cinque anni fa, nato da un’idea dell’ex Assessore Antonio Purpura, migliorata del compianto ex Assessore Sebastiano Tusa, grazie a vari accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali e al lavoro prestato da tutto il personale impiegato, che ha fatto registrare, nel giro di un quinquennio, un incremento complessivo di ben 9,4 milioni di euro di incasso e un incremento di poco più di 1 milione di visitatori con una forte affluenza nelle giornate festive”

Michele D’Amico responsabile regionale del Cobas/Codir per le politiche dei beni culturali e Simone Romano coordinatore regionale del Cu.Pa.S./Codir (Custodi del Patrimonio Culturale Siciliano), movimento che aderisce al Cobas/Codir hanno comunicato che dopo un paio di incontri interlocutori, che avrebbero dovuto portare alla sottoscrizione dell’accordo definitivo per l’anno in corso, per consentire di derogare dai limiti delle presenze dei custodi nei festivi, contrattualmente previsti, e di tenere, così, aperti i siti della cultura siciliana, l’amministrazione regionale ha disdetto proprio l’incontro conclusivo convocato l’1 settembre scorso per il 14 settembre rinviandolo a data da destinarsi e a tutt’oggi non ha più convocato le organizzazioni Sindacali.

“L’accordo, oltre al superamento dei limiti dei festivi previsti dal contratto di lavoro e all’inserimento del personale della Società Servizi Ausiliari Sicilia che presta la propria attività nei siti cultuali regionali – commentano D’Amico e Romano – avrebbe consentito di superare, sebbene in parte, la gravissima problematica della ormai ben nota e documentata, da un’apposita delibera della Giunta Regionale, carenza di personale (1.977 unità delle quali la metà proprio nel settore della vigilanza e fruizione dei siti culturali siciliani) sopravvenuta a seguito del collocamento in quiescenza dei dipendenti regionali.”

Adesso è a rischio l’apertura dei siti culturali nei festivi visto l’accordo saltato. “L’inspiegabile e brusca frenata dell’amministrazione regionale, invece – concludono i sindacalisti di Cobas/Codir e Cu.Pa.S/Codir – non concedendo più alcuno spazio alla trattativa, costringerà il sindacato e il personale addetto ad attenersi scrupolosamente a quanto prevede il contratto collettivo regionale di lavoro e a propendere, con dispiacere, verso la chiusura dei siti culturali siciliani nelle giornate festive degli ultimi tre mesi dell’anno a partire da domenica prossima a meno che l’Amministrazione Regionale non dia un segnale di esistenza, convochi i Sindacati e sottoscriva un accordo esigibile che dia serenità e prospettive future di crescita”.

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