Spettacolo

Il trionfo di Vasco “il siciliano”, in 41 mila a Messina per il concerto dell’estate

In 41mila ai piedi di Vasco Rossi. Un vero e proprio tornado rock ha travolto Messina, per l’evento più atteso dell’estate siciliana. Allo stadio “Franco Scoglio” i fan del Komandante hanno iniziato a riempire il prato già dalle 3 del pomeriggio. Sotto il sole cocente. Per accaparrarsi i primissimi posti sotto il palco. E dalle 21.15 hanno cominciato a cantare a squarciagola con il loro idolo, che ha aperto la serata con “XI Comandamento”. La band che ha accompagnato il Blasco è stata allargata a 11 elementi, con l’aggiunta di un’inedita sezione di fiati: alle chitarre Stef Burns e Vince Pastano, al basso Andrea Torresani, con lo storico bassista Claudio “Il Gallo” Golinelli “guest star”, i tastieristi Alberto Rocchetti, Frank Nemola e Beatrice Antolini, il batterista Matt Laug e la nuovissima sezione di fiati con Andrea Ferrario al sax, Tiziano Bianchi alla tromba e Roberto Solimando al trombone.

Una scaletta di 30 pezzi, dai più recenti ai cosiddetti “senza tempo”. Pezzi che hanno raccontato la sua storia. Che hanno raccontato Vasco. Un tripudio già alla terza canzone, con “Ti prendo e ti porto via”, che ha lasciato spazio alle lacrime e a un turbinio di emozioni con “Senza parole” e “Un senso”. Presenti tanti giovanissimi, ma anche la “vecchia guardia” dei fan e intere famiglie. Cinquemila i messinesi presenti, poi sostenitori giunti da tutta Italia per assistere all’evento siciliano dell’anno. E lo stadio non si è “rilassato” un solo secondo. I fan hanno continuato a cantare a squarciagola “Siamo soli”, “C’è chi dice no”, “Rewind”, “Eh già”, “Siamo qui”, “Sally”, “Stupendo”, “Anima fragile”, “Siamo solo noi”, “Vita spericolata”, tra le altre. E la chiusura? “Albachiara”, con lo stadio intero in piedi a celebrare un artista intramontabile.

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