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Pd: “non si possono cancellare le inadeguatezze degli ultimi mesi”

Da lunedì la Sicilia uscirà dalla zona rossa, si tratta di una notizia che dà respiro a famiglie, lavoratori e imprese delle nostre città. Una novità positiva che non può tuttavia cancellare quanto accaduto in questi mesi.

Abbiamo assistito ad una gestione superficiale e lacunosa da parte della Giunta regionale sul piano dei controlli ai comportamenti dei cittadini, della pianificazione dei trasporti, del tracciamento dei contagi e soprattutto della gestione delle strutture ospedaliere. Le vicende di Caltanissetta e di Gela e le inadeguatezze dell’ASP provinciale ne sono purtroppo un esempio evidente e su di esse il PD nisseno è intervenuto con assoluta fermezza, tramite i suoi Circoli, i suoi organismi dirigenti e grazie al lavoro costante di amministratori locali come Annalisa Petitto. 

Il prezzo delle inefficienze di questi mesi lo hanno pagato e lo stanno pagando le donne e gli uomini della nostra regione, prostrati da disservizi e da una crisi economica ormai drammatica. In tutto il 2020 oltre 67 mila lavoratori siciliani hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione e oltre 18 mila imprese hanno cessato la loro attività. Sono dati preoccupanti, che dovrebbero indurre il governo regionale ad una riflessione seria, libera da stereotipi e da inutili proclami retorici.

Il Partito Democratico siciliano chiede da tempo un’inversione di marcia, a partire dall’apertura di un tavolo di confronto con le forze sociali e con tutte le opposizioni che consenta di liberare le risorse oggi non utilizzate e di predisporre una seria strategia di sviluppo.

Anche Il PD di Caltanissetta è pienamente a lavoro per strappare la nostra provincia dalla condizione di marginalità cui sembra relegata ormai da troppi anni. L’abbiamo detto con chiarezza nel corso della nostra ultima direzione provinciale: gli strumenti non mancano, dalla decontribuzione alle ZES, da Agenda Urbana al Contratto istituzionale di sviluppo che dovrebbe interessare tutta la Sicilia centrale ed al quale sta lavorando il Ministro Provenzano.

Non mancano nemmeno le risorse umane, come dimostrato dalla recente indicazione dell’imprenditore Gianfranco Caccamo tra i cinque rappresentanti di Sicindustria che parteciperanno a tutte le fasi del Business 20, il più prestigioso Engagement Group istituito dal G20, quest’anno a guida italiana.

Ciò che occorre sono le idee e la capacità di visione ed è su questo fronte che noi vogliamo fare la nostra parte. Pensiamo a tre priorità: la riconversione industriale di Gela e la valorizzazione del suo porto come snodo strategico nel cuore del Mediterraneo; la riscoperta della vocazione produttiva e di Caltanissetta nei settori della logistica, dell’agro-alimentare, dell’artigianato di qualità e della ricerca medico-scientifica; l’inserimento della zona del Vallone nell’ambito della Strategia nazionale sulle aree interne.

Al contempo pensiamo occorra intervenire sulle politiche di sistema, dalla lotta alla dispersione scolastica al potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali, dal potenziamento dei servizi di cura alla crescita dell’efficienza amministrativa, dalla tutela del patrimonio ambientale e naturale al contrasto ad ogni forma di illegalità.

Su ciascuno di questi temi vogliamo offrire un contributo fatto di proposte e di iniziativa politica, lo faremo partendo da un’assemblea dei nostri sindaci ed amministratori locali e da forum tematici che promuoveremo già nelle prossime settimane, coinvolgendo i sindacati, il mondo delle imprese e l’associazionismo.

Insomma, se le ultime settimane hanno mostrato il volto peggiore della politica, noi non intendiamo arrenderci a questa narrazione. Continueremo a batterci per contrastare privilegi e disuguaglianze e per offrire una prospettiva di sviluppo al nostro territorio. Sappiamo che questo è il nostro compito e non intendiamo venirne meno.

Peppe Di Cristina segretario provinciale del Partito Democratico

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