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Lettera al sindaco: “Chi tutela i titolari di Partita Iva”?

Caro Sindaco sono la dott.ssa  Miriam Fasulo, nonché rappresentante per conto della
Confcommercio delle ludoteche del territorio gelese, nonché titolare io stessa di una
ludoteca di Gela. Sul fronte della prevenzione del contagio trovo valida la scelta di colorare il nostro
territorio di rosso. Il continuo aumento di contagi preoccupa tutti i cittadini, e come
farebbe un buon padre di famiglia ha pensato bene di tutelare la salute dei suoi figli.
Allo stesso tempo, però, la situazione diventa sempre più insostenibile per noi titolari di
partite Iva. Come ben sa la nostra città è composta per la stragrande maggioranza di commercianti.
Siamo gli stessi commercianti che patiscono da un anno gli effetti catastrofici di questa
pandemia, gli stessi commercianti che hanno adattato i loro locali alle normative che le
istituzioni cambiano continuamente non tenendo conto delle nostre tasche. Gli stessi
commercianti che continuano nonostante tutto a pagare tasse, affitti e utenze, e che si
sono dovuti reinventare per adempiere ad ogni singolo impegno economico e in tutto
questo garantirsi anche il sostentamento delle proprie famiglie.
Infine siamo gli stessi commercianti che facciamo parte della popolazione Gelese che lei
non ha esitato ad etichettare come priva di buon senso civico e disabituata alle regole.
Voglio soltanto pensare che il suo fosse uno sfogo prettamente umano dettato dallo stress
che questa situazione ci porta, piuttosto che un discorso pensato, ragionato lucidamente
ed esposto con tanta disinvoltura sulla rete Regionale.
Perché sa, quando si ha a cuore il bene del proprio popolo si portano avanti diversi tipi di
tutela che vanno anche oltre alla tutela della salute pubblica.
Non è stata tutelata in questo caso l immagine della nostra popolazione, di ogni singolo
cittadino per bene e non.
Allo stesso modo non è tutelata la vita e la dignità di noi commercianti, onesti lavoratori,
che ci vediamo privati continuamente del nostro lavoro, fonte di sostentamento personale.

La mia categoria in modo particolare è stata martoriata, sacrificata da un susseguirsi di decreti legge che non ci fanno prendere fiato dal mese di marzo e che di certo hanno fatto
di tutto tranne che farci uscire da questa situazione di emergenza sanitaria.
Abbiamo bisogno di un aiuto, come figli di questa terra abbiamo bisogno di essere ascoltati e come un buon padre di famiglia deve tenere in considerazione il fatto che si vive di lavoro
purtroppo e non di attese. La vita è oggi, adesso, le utenze e gli affitti scadono oggi adesso.
Per un evento eccezionale come questa pandemia vanno presi provvedimenti eccezionali ma anche aiuti adeguati a tali provvedimenti. Quando pensa di abbassare le nostre saracinesche (con tutto l’accordo che io stessa l esprimo) pensi pure in quale modo poterci aiutare perché così non ce la facciamo più.
Il mio settore rischia l estinzione a livello locale sicuramente e i titolari di partita IVA in maniera generica sono il motore di questa città.
Certa di un suo repentino aiuto paterno le faccio un grande in bocca al lupo per il lavoro che avrà da affrontare in questi giorni”.

Miryam Fasulo

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