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La sinistra ha scelto le banche e la tecnica

Ospitiamo oggi una riflessione politico-sociologica dello psichiatra Franco Lauria che fa una disamina della evoluzione storica degli ultimi 60 anni che porta alla società liquida, dove i valori si liquefanno per fare spazio alle presunte necessità che sconfinano nella illiceità ammantata di concetti intrisi di lecito ed indispensabile.

“Fra la fine degli anni 60 e i primi anni 70 la sinistra , allora il PCI, fece la sua scelta che fu’ scelta di potere, oltre che di governo, a cui arrivo’ a metà degli anni 70 con il famoso ” compromesso storico” di Berlinguer.
Da allora la sx si è spostata sempre più a favore di Banche, Tecnica e una certa Magistratura. La sinistra, che da sempre è stata contro il capitalismo solido ed a favore delle masse operaie e contadine, ha mollato queste ultime per aderire al postcapitalismo liquido delle banche e della Tecnica. Tale scelta è diventata definitiva dopo il 1989 ed il colpo di stato di tangentopoli, che attraverso una certa magistratura, spiano’ la strada al PCI e fece fuori tutto il pentapartito.
Il tradimento del PCI, che cambiò nome e simboli diverse volte, in ossequio a questa sua nuova identità procapitalismo liquido, si concretizzo’ con l’adesione al neoliberismo economico che fece fuori lo Stato e consegnò il potere ai grandi privati. E tuttora questa scelta continua. Ciò ha comportato insieme al ruolo determinante delle Banche e della Tecnica, la distruzione della vecchia classe media.
La sx dopo avere abbandonato al loro destino operai e contadini ha anche abbandonato la classe media fatta di insegnanti, medici, avvocati, ingegneri, piccoli e medi commercianti, imprenditori e artigiani piccoli e medi.
La sx ha scelto i grandi e i grandissimi.
Ha scelto il disegno del postcapitalista che dice : 10 famiglie padrone del mondo, il resto tutti proletari. Niente classe media. O piuttosto emerge una nuova classe media fatta da loro stessi: politici, giornalisti, artisti vari, gente di cinema e di teatro. A questa nuova classe media si aggiunge tutto il mondo lgbtq e un certo femminismo di elit, che ormai sganciato dalla lotta di classe che voleva liberare tutti gli oppressi, mira al proprio esclusivo potere. Questa nuova classe media è fatta di gente che vive nelle grandi città, nei centri storici del nord Italia, nei quartieri bene, con redditi molto elevati e stili di vita altissimi. Gente che ha in mano le Università, i giornali, la Rai, le case editrici. Insomma tutto il potere che conta.
Postcapitalismo, Banche e Tecnica quindi hanno trovato nella sx, più che nella dx, il più fedele alleato che ha sposato in toto la nuova ideologia consumistica, come già denunciato da Marcuse e da Pasolini sin dai primi anni 70.
A tutto ciò si aggiunga l’ideologia Gender.
Il Gender è la mancanza di identità, la rinuncia al solido per il liquido.
Niente Religioni tradizionali della Trascendenza, niente vita dopo la morte, niente tradizioni, niente passato e niente futuro.Tutto viene vissuto al presente, consumato con gran fretta e sostituito nel più breve tempo possibile . Non solo nelle merci, ma anche nei rapporti umani. Infatti i modi ed i ritmi della grande produzione e distribuzione fanno da stampo anche per le relazioni umane. Niente unità di gruppo, tutto individui,
diritti dell’ndividuo e non diritti di Comunità.
Single e non famiglia tradizionale.
Compravendita di bambini e figli e non fare figli.
Ateismo e non Fede.
Consumo e non risparmio.
Etc etc. La sinistra ha aderito a questo programma, il programma del postcapitalista postmodernista che attraverso il Gender ci vuole proiettare verso il postumano, uomo ibrido in parte carne ed in parte ferraglia che mira all’eternita’ liquida degli dei.

Franco Lauria

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