AttualitaGiornalista sei tu

In questo momento di crisi economica, non si può chiedere il pagamento delle tasse…..

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del nostro lettore Marco Di Dio
“Gentilissimi,
La situazione economica della città , come ho avuto modo di ribadire in altre occasioni, non è delle più brillanti. Le continue chiusure, unite ad una realtà pandemica non facile, hanno determinato difficoltà maggiori per le classi operaie, già provate da interruzioni lavorative o, peggio ancora, licenziamenti. Alle tante tasse che i cittadini sono tenuti a versare in questo periodo, quella della Tari ( tassa rifiuti)  mi sembra oggettivamente l’ennesima goccia capace di far traboccare un vaso già stracolmo di incertezze. Sia chiaro, comprendo la necessità dover far fronte al pagamento di determinati servizi, ed è anche giusto. Ma, in un momento già così preoccupante per tante famiglie, ciò assume i caratteri di un qualcosa di realmente eccessivo. Per alcuni, sborsare 85 o 171 euro è semplice, poiché sorretti da entrate sicure…per altri quelle stesse cifre diventano un’enormità, a fronte di figli a carico o poche risorse personali.
La situazione di precarietà’, purtroppo, è sotto la lente di ingrandimento, quella stessa lente che dovrebbe portare i più abbienti a prendersi cura dei più bisognosi.
È doveroso per tutti noi iniziare a riflettere su tale questione, cercando di aiutare in maniera pratica e immediata chi si trova nell’impossibilità momentanea di affrontare queste spese. Bisogna creare una “rete di solidarietà” vera, che parta dai principi di accoglienza e ascolto. Un territorio si misura soprattutto dalla capacità di essere voce per “chi non ha voce”, attraverso sostegni visibili e di chiaro impatto sociale. Tutti insieme, per ripartire ed essere protagonisti di un servizio sociale aperto e in grado di sostenere i più deboli, specialmente in una fase storica così critica.
Spero davvero che ci si prodighi per eliminare povertà e disuguaglianze che, purtroppo, sono ancora molto presenti a Gela e spesso risultano rimanere nell’indifferenza.
Questo vale non solo per i tributi e le tasse, ma in generale per una realtà che vede ancora molti nuclei familiari in affanno.
Impegno è già responsabilità!
Grazie a chi si metterà al lavoro per questo. Grazie a chi vorrà dare una mano alle persone più fragili”.
Marco Di Dio.
Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button