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Ecobonus: il parere dell’esperto

In questi giorni sempre più gelesi incuriositi della propaganda, sono sempre più interessati al Superbonus 110%, qualcuno al SismaBonus.
Mi chiedono come tecnico-legale diritti, doveri e responsabilità per accedere ai benefici del decreto approvato a luglio 2020.
Attenzione alle facile illusioni fornite da qualche novello consorzio addirittura non iscritto al CiPe che interessa la ristrutturazione non il credito fiscale.
Per ora a Gela non ci sono fornitori che consegnano il materiale edile in compensazione fiscale.
Ad oggi solo la Banca Intesa San Paolo e Eni sono realmente interessati all’acquisto dei crediti fiscali a Gela.
Interessante invece è la detrazione per il singolo beneficiario, ammortizzata in 5 anni, esempio: spendo 10.000 lo Stato mi riconosce euro 11.000 (110%), euro 2200,00 ogni anno che verranno ammortizzati in detrazioni fiscali per cinque anni.
Salvo i proprietari di castelli e ville di lusso. Quasi tutti possono presentare istanza, i finanziamenti vanno da euro 50.000 e scendono all’aumentare dei condomini fino a euro 30.000.
Il fisco controllerà attraverso ENEA e controlli incrociati tradizionali se le spese sostenute sono conformi al tariffario regionale. I rischi per gli istanti possono essere importanti, perseguibili civilmente, penalmente e amministrativamente.
Il Fisco predisporrà controlli serrati per eventuali violazioni sul superbonus 110%, con invio delle carte alle procure
L’Agenzia delle Entrate sta mettendo a punto una struttura che controlli dettagliatamente su eventuali violazioni delle richieste del superbonus 110%. Il Fisco condurrà le verifiche sulle cartelle dei contribuenti, che potranno avere una durata anche fino a otto anni.
Superbonus, contribuenti sotto controllo: le verifiche delle Agenzia delle Entrate
Nello specifico sotto attenta osservazione dell’Agenzia delle Entrate finiranno le opzioni per la cessione e lo sconto in fattura: il fornitore che ha applicato lo sconto o i cessionari che hanno acquistato il credito d’imposta potrebbero anche incorrere in sanzioni serie.
A destare preoccupazione per i funzionari dell’ente sarebbero le possibili furberie compiute su cessione e sconto in fattura. Di fronte a un caso di concorso nella violazione, il fornitore o cessionario compiacente parteciperebbe in modo solidale.
La misura sanzionatoria va dal 100% al 200% dei crediti inesistenti utilizzati. I controlli fiscali nel caso delle detrazioni del 110% da parte del beneficiario seguiranno l’iter classico.
L’Agenzia delle Entrate di norma si occupa di controlli di natura prettamente documentale, ma in questo caso le indagini non saranno limitate ai verifiche fiscali, ma per situazioni particolarmente sospette, l’Agenzia delle Entrate farà ricorso al tribunale, in quanto ha l’obbligo di inoltrare gli atti alle Procure.
I magistrati avranno poi il compito di indagare sull’eventuale reato di indebita compensazione di crediti non spettanti o inesistenti.
Una volta controllata la posizione e rilevata il mancato possesso anche di parte dei requisiti, il Fisco deve procedere al recupero dell’importo equivalente. Coloro che avranno goduto illegittimamente degli incentivi dovranno pagare la somma portata in detrazione, maggiorata di interessi e sanzioni.
La procedura si apre con la stesura di una perizia tecnica e termina con la stesura finale di una perizia tecnica conclusiva.
Le unità immobiliari richiedenti devono avere certificato di agibilità, conformità urbanistica, catastale e APE.
Requisiti, doppio salto energetico.
Valore stimato dellimmobile con doppio salto energetico e ristrutturazione immobiliare da +12%  a  +20%.
Il beneficio fiscale scadrà il 31 dicembre 2021. Potrebbe essere rinnovato.
Dott. Ing. Francesco Agati
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