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Bennici: “zona rossa? La responsabilità è dell’amministrazione”

Gela – Ennesima zona rossa ….ennesima batosta all’economia gelese…
Vero è che tutti avevamo voglia di ritornare alla normalità, alla spensieratezza dell’estate ma era necessario un elevato senso di responsabilità che non ci facesse abbassare il livello di guardia, data la consapevolezza che il virus non era sparito, anzi pericolosamente mutato…
Sarebbe stato sufficiente mantenere alcuni semplici accorgimenti
Mantenere le mascherine, disinfettare le mani ma soprattutto
maggiori controlli ed una intensa campagna vaccinale.
Invece il menefreghismo ha regnato sovrano, come se il covid non rappresentasse più un pericolo
Prova è quanto successo domenica in occasione della vittoria degli europei sotto la casa del primo cittadino fino alle prime luci dell’alba.
Oggi raccogliamo i frutti dell’inefficienza di un amministrazione che è da 20 giorni che parla solo di commissioni consiliari, anziché affrontare tematiche importanti quali quella della pandemia che oggi travolge nuovamente la nostra comunità.
Quello che più ci preoccupa è l’approssimazione del primo cittadino che perde di vista la questione più importante ovvero la mobilitazione generale per raggiungere prima possibile la vaccinazione all’80% dell’intera popolazione gelese.
Una amministrazione come si deve si sarebbe impegnata senza riserve per consentire, agevolare e promuove in ogni quartiere ed in ogni casa la necessità che tutti i cittadini si vaccinassero prima possibile.
Quello di Gela rimane un chiaro esempio di non governo di una comunità ove ogni giorno i pavoni della maggioranza o meglio di quel gruppo residuo di minoranza, già soddisfatto di prebende e regali, manifesta ancor oggi ossequiosamente immeritata devozione e lealtà all’attuale primo cittadino pro-tempore.
E’ venuto il momento che il consiglio comunale costituisca una larga alleanza per dare le opportune indicazioni all’amministrazione Greco per contenere gli errori e le lacune che si susseguono incessantemente determinando ogni giorno che passa una situazione ancor più drammatica.

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