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Affitti: “locatori e conduttori chiedono di aderire al beneficio di legge del canone concordato”

Gela – Sempre più locatori e conduttori chiedono di aderire al beneficio di legge del canone concordato, Gela quale territorio ad alta densità abitativa rientra nel beneficio di legge. Nessuna amministrazione fino ad oggi ha provveduto in accordo con le categorie a censire i quartieri applicando degli indici di riferimento.

“Legge n. 431/1998, il contratto d’affitto a canone concordato i requisiti generali – spiega l’immobiliarista Francesco Agati –

L’articolo 2 al comma 3 stabilisce che, in alternativa ai contratti d’affitto a formula libera (4+4, transitoria da trenta giorni fino ai 18 mesi), è presente quello a canone concordato prevede che il costo della locazione sia fissato secondo quando previsto dagli accordi locali delle organizzazioni della proprietà edilizia e delle organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative.

Tra i requisiti previsti c’è anche la durata: i contratti a canone concordato prevedono la formula 3+2 e, a seguito della proroga biennale, le parti possono concordare il rinnovo a nuove condizioni della locazioni ovvero la rinuncia al rinnovo del contratto comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all’altra parte almeno sei mesi prima della scadenza”.

In mancanza della comunicazione il contratto è rinnovato tacitamente alle medesime condizioni per un ulteriore biennio.

Il proprietario dell’immobile non potrà scegliere liberamente il prezzo della locazione, ma dovrà fissarlo tenendo in considerazione un range specifico, fissato dall’accordo territoriale di riferimento per il proprio Comune.

Il calcolo effettuato, che dovrà tenere in considerazione il totale della superficie calpestabile dell’immobile, così come altri elementi accessori (ad esempio la presenza del balcone, o dell’ascensore, vani, ceto sociale, servitù, fattori estrinseci e intrinseci) dovrà essere confermato da una delle associazioni rappresentative di categoria. Sarà comunque calcolato un prezzo di locazione leggermente più basso del normale valore 10-15%, esempio su una pigione annua di euro 3000,00 il cespite darebbe una rendita di euro 2550,00 riducendo il rischio di insolvenze e sfratti (coefficiente utilizzato -15% su euro 3000,00).

Le agevolazioni per i proprietari dell’immobile:

–  I reddito imponibile dei fabbricati locati a canone concordato, senza opzione della cedolare secca, è ulteriormente ridotto del 30%;

–  L’I.M.U. per i fabbricati locati a canone concordato, è ridotta del 25%;

–  Se l’immobile è situato nei comuni riconosciuti ad alta densità abitativa, la base imponibile per l’imposta di registro è ridotta del 30%;

–  In caso di cedolare secca e se l’immobile è situato in un comune riconosciuto ad alta densità abitativa, l’imposta è del 10%.

Le agevolazioni per gli inquilini:

–  Per gli immobili che sono adibiti ad abitazione principale oggetti di contratto, spetta all’inquilino una detrazione d’imposta pari ad € 495,80 su base annua per redditi fino ad € 15.493,71 oppure pari ad € 247,90 se il reddito non supera € 30.987,41;

–  Per i lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro a non meno di 100 Km dalla precedente e comunque al di fuori della propria regione; e per i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 spetta una detrazione di € 991,60 se il reddito non supera i 15.493,71 euro; di € 495,80 se il reddito non supera 30.987,41 euro;

–  Una detrazione del 19% dall’imposta lorda sui canoni dei contratto a canone concordato stipulati sulla base di contratti di ospitalità; stipulati con enti per il diritto allo studio universitario; con Università e collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative; stipulati da studenti universitari con sede distante non meno di 100 km dalla residenza dello studente.

Il canone concordato è compatibile con la cedolare secca.

Categorie coinvolte: Comune di Gela; Intermediari, Gestori, Amministratori, Consulenti Immobiliari; Ufficio delle Entrate.

Un opportunità fiscale che Gela ha ignorato dal 1998 per tale motivo il Comune convochi le categorie più rappresentative per fissare un range specifico (massimo e  minimo), permettendo un notevole risparmio fiscale ed economico ai proprietari e ai cittadini in difficoltà.

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