Cronaca

Fasi decisive per il porto di Gela? con le solite compensazioni Eni e 2 mln dall’Ars.

Ormai da cinque anni la città insegue il progetto per il restyling del porto. Le risorse ci sono – un finanziamento da 5 milioni e 800 mila euro derivante dalle compensazioni Eni – ma i vari rimpalli di competenze fra gli Enti coinvolti hanno rallentato tutto e per la questione si è ancora in cerca di una soluzione definitiva.

Nel frattempo, però, sempre sul fronte porto, è arrivata una buona notizia dall’Ars: due milioni di euro sono stati messi a disposizione per il dragaggio dell’infrastruttura nell’ambito della legge finanziaria discussa in questi giorni all’Ars. Un emendamento presentato dal deputato del Movimento 5 stelle Ketty Damante e sostenuto dal vice presidente della Regione e assessore al Bilancio, Gaetano Armao, per far decollare un progetto da troppo tempo accarezzato e mai realizzato finora.

“Un lavoro comune che parte da Gela – ha detto la parlamentare nazionale forzista Giusi Bartolozzi – passa per la Regione e finisce a Roma dove stiamo lavorando in sinergia con il senatore Pietro Lorefice (Movimento 5 stelle, ndr)” .

“Il via libera a questo finanziamento – ha detto Ketty Damante – è molto importante, in quanto permetterà di completare i lavori di potenziamento del porto Rifugio di Gela, progetto già in capo al dipartimento della Protezione civile ma che aveva bisogno, per accelerare il completamento, di un’integrazione finanziaria”.

“Questo – ha aggiunto – non è comunque un punto di arrivo, ma un punto di partenza, perché da domani bisognerà seguire e monitorare l’avanzamento dell’iter e dei lavori. Un ringraziamento va alla sensibilità mostrata dal Parlamento e dal Governo regionale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’altro deputato pentastellato di Gela, Nuccio Di Paola, secondo il quale “oltre ai fondi ora aspettiamo che l’assessore Falcone e il Governo portino a compimento un’opera che la collettività aspetta ormai da troppo tempo”. (QDS)

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