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La festa della Trinità è la festa dell’unità

Rubrica di ispirazione cattolica a cura di Totò Sauna

In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio». Giovanni 3,16-18

La festa della Trinità è la festa dell’unità. L’unità. Diventare uno, da questo ci riconosceranno. Come è possibile che una comunità venga riconosciuta come cristiana. Dalle opere ? Si,certo. Dalle belle prediche del sacerdote? Possibile. Una comunità cristiana viene riconosciuta tale se  si è tutti uno. Trenta,quaranta persone sono 1. Sono tutte unite in Cristo da questo ci riconosceranno. Dall’amore tra di noi. Quindi, guardiamo con molta Fede alla Trinità. Tre persone che diventano Una. Come è possibile? Perché si amano. Si vogliono bene. Perché muoiono per l’altro. Perché si annullano per l’altro. Il morire per il fratello chew ci porta all’unità. L’unità è il contrario dell’egoismo, dell’invidia, dell’individualismo sfrenato, della falsitò, dell’odio di razza. L’unità ci porta a Cristo. Senza unità non c’è cristianesimo. Non c’è Amore. In una comunità dove tutti litigono e sparlano non c’è Cristo. Non c’è Unità. Guardo alla mia comunità. Come è difficile arrivare all’unità. Di Dio, spesso, ci facciamo un’idea terribile. Un’idea che scaturisce dal profondo, che mette insieme le nostre paure, il senso di smarrimento che portiamo nel cuore quando affrontiamo le piccole o grandi difficoltà, che rimanda al mistero della vita: perché esistiamo? Chi lo ha deciso? Perché? Un’idea che, purtroppo, a volte deve fare i conti con i troppi cattolici che rovinano l’immagine di Dio, che ne parlano male, che lo descrivono come un preside iracondo, un vigile intransigente, un despota lunatico ed imprevedibile da tenere a bada. Che brutta idea abbiamo di Dio. Un Dio che lascia morire di fame i bambini, che non ferma le guerre, che fa ammalare di cancro una giovane madre… Un Dio che non risolve i tanti problemi degli uomini, che li lascia annegare nel mare di difficoltà della nostra contemporaneità. Un Dio da temere, non da amare. Un Dio incomprensibile. E anche chi crede di non credere si è fatto un’idea di Dio. E proprio perché è un’immagine orribile che, spesso, decide di non credere. Meglio sperare che non ci sia nessuno, piuttosto che avere un Dio assetato di sangue. Esagero? No, fidatevi. La più difficile conversione da compiere è proprio quella che ci fa passare dal Dio piccino che portiamo nel cuore al Dio grandioso che ci rivela la Bibbia. E non basta essere cattolici devoti per credere nel vero Dio.
Ci voleva una domenica di riflessione da dedicare al volto di Dio che Gesù ci ha raccontato.  Questa domenica, la Domenica della Trinità.

Buona Domenica

Totò Sauna

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