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Il Veleno nel cibo… e nei salotti televisivi

di Dott. Paolo Scicolone

Ancora una volta, ieri, al programma televisivo Non è L’arena su la 7, epico scontro fra Panzironi e Medicina
ufficiale.
Ho resistito un minuto e mezzo, un secondo in più e la gastrite si sarebbe manifestata in tutta la sua
potenza.
Non per Panzironi, che non mi interessa, perché non mi interessa uno che propone uno stile alimentare
inadeguato e prova a compensare con potenti cocktail di spezie da lui prodotte.
Ma per gli altri, soprattutto il signor Mario Falconi, del Direttivo Nazionale Medici di Famiglia, che mostra
tanto zelo nel condannare gli integratori di Panzironi, nel citare il singolo caso di una misteriosa dsignora
che rischiava di morire per aver AUTONOMAMENTE scelto di sospendere le terapie farmacologiche ed
assumere gli integratori del Panzironi, che mette in guardia dall’assunzione di integratori, che fanno danni
perché come ogni cosa hanno controindicazioni per chi non può assumerli.
Tra l’ovvio ed il diabolico, si prova a smontare il venditore di integratori e libri (si accusa di essere un gran
venditore che si arricchisce vendendo integratori, come se fosse questo il reato) con un’energia che non
vedo mai rivolta ai numerosi medici che, per carità, mica si arricchiscono mai vendendo farmaci. L’ordine
dei medici sta valutando la posizione del business man Panzironi, giornalista, ma non valuta la posizione dei
tanti associati all’ordine che riempiono le case dei pazienti di tanti farmaci inutili. Antibiotici a cascata,
ansiolitici, anticoncezionali, antiacidi, cortisonici. Ma lui prescrive incautamente integratori, che, fino ad
oggi, non rientrano nella categoria farmaci e vengono venduti anche nei supermercati. Giusto, è incauto. E
bisogna scagliarsi contro il personaggio del momento, cercando l’utente insoddisfatto o il malato che non è
guarito. Perfetto, applausi. E si fa lo stesso contro chi ha gli stessi atteggiamenti, fedeli però ai protocolli
medici convenzionali?
Giusto, una signora ha sospeso una terapia e di PROPRIA INIZIATIVA ha comprato gli integratori dello
showman anticarboidrato. Stava per rigettare un cuore trapiantato.
Lo accusiamo di colpe non sue? Ok, accettiamo. Un caso. Lo rendiamo regola. Come si rende regola il
singolo morto di omeopatia, o quel vegano che non ce l’ha fatta, o quella vittima dell’agopuntore. Si
distrugge su un caso per ristabilire la dura lex. E se si ammala o muore un paziente che segue il GIUSTO
PROTOCOLLO? Distruggiamo tutta la medicina? Usiamo lo stesso criterio allora?
E se gli integratori di ferro o di spezie, o di omega 3 o di qualunque altra cosa li consiglia il medico di
famiglia, gli si chiedono spiegazioni? Per il Panzironi una spiegazione, se pur fragile se. La sua folosofia
alimentare è povera di sostanze attive , di nutrienti e prova, dico prova, a sopperire con macrodosi di
preparati a base di spezie. E la logica perversa è applicata da qualunque operatore convenzionale
dell’industria alimentare-medica-farmaceutica: cibo da schifo privo di nutrienti- malattia- prescrizione o
consiglio mefico- prodotto farmaceutico o fitoterapico che sembra meglio.
Si, anche fitoterapico, visto che ormai le grandi aziende farmaceutiche hanno anche le grandi linee di
prodotti naturali, magari con sostanze estratte da quei cibi che la servizievole industria alimentare
provvede ad impoverire, deturpare, devitalizzare.
Su questo nessuna presa di posizione netta?
Il criterio è uguale, propongo il disastro nutrizionale e poi propongo i rimedi. Faccio di qualche caso clinico
la legge e attacco il mio nemico. Già, perché in medicina, nelle scienze in generale, come in politica, ci sono
partiti litigiosi, ognuno tenta di prevaricare l’altro con il ghigno e l’arroganza dei primi della classe (cit.).

Ma non ho sentito critiche nel merito, su argomenti che lo spacciatore di erbe sostiene con tenore
scientifico l’opposizione smonta con bizzarri attacchi commerciali o minacce pseudo giudiziarie, a volte
delegate ad improbabili controparti del mondo dello spettacolo. E migliaia di anni di conoscenze e
arricchimenti in campo nutrizionale e medico, tanto sapere che aspetta solo di essere corroborato dalla
scienza si trova barattato con integratori o arroganze normative. L’ascoltatore è servito, la confusione è sul
piatto. Il dibattito continui sui social.
Mangiamo sano e naturale, piuttosto, e a m 0, se è possibile. In natura c’è tutto ciò che serve per evitare o
ridurre integrazioni. Con buona pace degli show televisivi e dei custodi della verità scientifica.

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