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Il sindaco, l’assessore e l’Udc.

Molte  volte cerco di capire le dinamiche di  un’amministrazione, decisamente strana, che si muove sui tavoli istituzionali, i vari tavoli, siano essi provinciali, regionali o nazionali, in modo davvero incredibile.

Nel caso di specie, è stato impossibile non notare, al tavolo “istituzionale” relativo all’ex polo ciliegino ed alle problematiche agricole dovute alla carenza di acqua, tutto il cuccuzzaro dell’Udc al completo.

L’amministrazione comunale, con a capo il sindaco si è dovuta o voluta, portare l’assessore, il coordinatore ed il consigliere in quota Udc, perché l’assessore regionale è in quota Udc.

Ordunque se ho capito bene, il Sindaco si deve o vuole portarsi, per essere più incisivo, ogni volta che incontra, istituzionalmente, un assessore regionale, il codazzo del partito di riferimento?  E questa sarebbe fare Politica per il bene della città?

Perdonatemi ma questa non è politica per la città, questa è mancia politica per una parte della maggioranza che ha fatto campagna elettorale contro l’attuale sindaco, con frasi anche molto pesanti, che sono svanite, per il giusto, appena entrata in maggioranza. Quando si dice prendere in giro gli elettori. E gli elettori che hanno votato Giuseppe Spata, della Lega, sostenuto dal l’Udc (2059 voti) , da “Fratelli d’Italia” e da un gruppo dissidente di “Forza Italia”, potevano pensare ad un salto carpito con difficoltà 3.2? No, se era già tutto previsto poiché disattendere il mandato degli elettori è pratica consueta in taluni ambiti della politica centrista.

Per favore non chiamatela più politica, ma beati fattacci vostri, come del resto negli ultimi 50 anni.

 

 

 

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