editoriale

Si lasciano i partiti ma non lo scranno e giovedì 17 ci sarà la resa dei conti?

Le fibrillazioni all’interno della maggioranza civica (?) che sostiene la sindacatura di Lucio Greco a Gela, sono sempre più evidenti, prima i dirigenti, poi l’assessore ed ora il capogruppo di Forza Italia  Luigi Di Dio. Se per i primi tre, 2 dirigenti ed un assessore, si sono dimessi dalle loro cariche, non è così per i consiglieri comunali che, lasciando il gruppo di riferimento, restano al loro posto quali indipendenti, come Di Dio ormai ex di Forza Italia.  Tutto proviene dall’alto (On. Mancuso), uomo di riferimento in regione e per la provincia di Caltanissetta, dove  a sentire il consigliere, pare che tutto ruoti intorno ad esso ed ai suoi fedelissimi. Prova sarebbe la forte critica all’assessore Gnoffo da parte di Di Dio, il quale avendo chiesto una “verifica”, in un primo tempo accettata, anche dal cooordinatore cittadino, (Pepe) ma che poi è finita nel dimenticatoio. Con annessi malumori che sono sfociati nelle dimissioni del partito che il consigliere reputa “Mancusocentrico,” tanto che tutti, pare, si attengano ai diktat del deputato senza un batter di ciglio. Venerdi, dopo un incontro tra Mancuso, Pepe, Di Dio e Carlo Romano, avevano compreso che sarebbe andato via dopo aver ricevuto il diniego alla sua richiesta di un ingresso in Giunta subito della seconda dei non eletti Francesca Caruso. ” Purtroppo Di Dio non ha ben compreso come si sta in un partito e vede la politica in modo egoistico” – è il commento di Enzo Pepe. In Forza Italia si pensa che dietro la decisione di Di Dio vi siano promesse illusorie fatte da altri. Pepe respinge le accuse di Di Dio a Mancuso di dominare sul partito gelese togliendogli l’autonomia. “Non abbiamo questi problemi, non mi sono mai sentito commissariato” – dice. In casa azzurra si guarda avanti a raccogliere adesioni e consensi per il partito e a sostegno della rielezione all’Ars di Mancuso. Nel frattempo giovedì 17 torna a riunirsi il consiglio comunale e sarà il primo banco di prova degli effetti delle ultime vicende politiche sulla tenuta della maggioranza. Ci sarà da capire se i due consiglieri Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti sceglieranno compatti la via dell’opposizione o il gruppo in consiglio si scioglierà e ciascuno andrà per la sua strada. Sta di fatto che se tutti andranno all’opposizione, ma non succederà hanno troppo da perdere, se ne vedranno delle belle. La telenovela continua e vedremo alla prossima puntata cosa succederà al netto delle diatribe tra partiti interne ed esterne.

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