editoriale

Il festival del click per trovare lavoro

Le Asp siciliane assumono  non per titoli ma per il clik veloce. In barba a chi, da anni, accumula esperienza e titoli.Le Asp della Sicilia assumeranno, in questi giorni, personale a cui  è stato chiesto solo di essere veloci nel presentare la domanda on line di disponibilità al lavoro. Stiamo parlando del bando lampo, emesso dall’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia,  per il reperimento di diverse figure da inserire in organico durante la campagna vaccinale, per tutto il periodo dell’emergenza. Diversi i profili richiesti: assistenti amministrativi, assistenti tecnici  periti informatici, collaboratori amministrativi professionali,  assistenti sociali ed educatori professionali.  Al di là del requisito di accesso è stato richiesto il  ‘nulla’, poiché la graduatoria è stata stilata in base alla velocità di click. Più si è stati veloci, più si è guadagnata una posizione  in alto nella classifica arrivando così al posto “sicuro.” Nessun altro titolo  chiesto: né master, né corsi di specializzazione, né conoscenza linguistica, né tirocini vari, ma solo un click veloce. Peccato che  a questo bando lampo non sia stata data la giusta visibilità. Il bando è rimasto aperto dal 7 gennaio alle ore 15:00 fino alle ore 23:59 del 10 gennaio. Si scrive click day, ma sarebbe meglio chiamarlo sgambetto, perché ad essere stati premiati sono stati, oltre altri informati, i mouse più veloci. Questioni di istanti perché anche un supertitolato poteva essere sconfitto da uno peggiore solo per un secondo di ritardo.  I  primi, coloro che già erano informati da tempo sull’emissione del bando, sono riusciti a prenotarsi senza difficoltà nei primi minuti di apertura della piattaforma, arrivando così a ricoprire le prime posizioni delle graduatoria. Non si capisce che fine abbia fatto la meritocrazia. Solo in questi giorni in tanti, coloro che non hanno mai saputo di tale bando (visto la poca pubblicità) si sono resi conto dell’ingiustizia che è stata perpetrata nei loro confronti. Si tratta di persone che hanno dedicato anni e anni alla formazione, e che sono sempre state abituate  a lavorare, anche per brevi periodi, con selezioni “serie” che hanno sempre conto dei titoli del percorso di studi intrapreso e dell’esperienza professionale. Una manna scesa dal cielo per coloro, invece,  che finora  si sono risparmiati in studio e fatica. Questi “fortunati” (e informati)  contribuiranno a formare il team delle vaccinazioni anticovid, affiancando medici e paramedici. I diplomati invece saranno impiegati nell’amministrazione a gestire l’aspetto formale e informatico della lotta all’epidemia. In questo caso bastava una semplice “maturità” e un titolo informatico e il gioco era fatto. Lo stipendio per queste persone sarà sicuro. Poi vi sono gli altri coloro che ancora continuano a studiare e ad accumulare titoli post laurea, e che si sono visti soffiare il posto di lavoro da chi ha usato appena un dito per cliccare nome, cognome e scelta della sede Asp. Non resta che l’amaro in bocca di chi ha impiegato anni e fatica al miglioramento professionale. E’ alquanto ingiusto destinare questi lavori in modo così rocambolesco, senza un vero criterio di meritocrazia e senza un bando degnamente pubblicizzato.  Si spera che qualcuno intervenga per bloccare tale ingiustizia. Una specie di farsa made in Sicily. E non si tratta del click day per una bici (che ha trovato ampio spazio nell’informazione)  ma per una cosa molto più seria che è un “posto di lavoro” trasformato in una specie di lotteria per gli informati.

Quelli avvertiti per tempo e pronti a fare il click. Gli amici degli amici, gli stessi che si presentano per i vaccini, quelli contro i quali gli ‘informatori’ poi, puntano il dito. Perché la Sicilia è ancora quella dei Gattopardi…

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