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Pasqua sì al pranzo con amici o familiari ma con limiti: ecco le faq del governo

Pranzo di Pasqua e Pasquetta da parenti e amici anche fuori dal proprio comune, ma in numero di commensali limitato. Il governo ha pubblicato le nuove Faq — le risposte a domande frequenti – relative al decreto varato il 13 marzo, in vigore dal 15 marzo fino al 6 aprile. Diversi i chiarimenti da parte del governo, in particolar modo quelle relative alle festività di pasqua quando tutte le regioni saranno in zona rossa.

Visita a parenti e amici

Nelle zone rosse questi spostamenti sono vietati, tranne dal 3 al 5 aprile. “Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile 2021”.

Nelle zone arancioni le visite ad amici o parenti sono consentite una sola volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone (i minori di 14 anni non vengono computati). A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22 entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

Pranzi da amici e parenti a Pasqua e Pasquetta

Cambia tutto, o quasi, dal 3 al 5 aprile dove vengono consentiti gli spostamenti tra comuni, anche se tutte le regioni saranno in zona rossa. Per la Pasqua il governo chiarisce che: “Nei giorni 3, 4 e 5 aprile 2021 sarà consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro”. Gli esperti consigliano di indossare sempre la mascherina in casa quando ci sono estranei al nucleo familiare, di sedere a tavola rispettando le distanze, di arieggiare i locali e di lavarsi costantemente le mani. A tavola non più di 4 persone o ospiti con figli.

Seconde case

Si può sempre andare nelle seconde case, anche in zona rossa. Fino al 6 aprile 2021, si legge, “in zona rossa sono consentiti esclusivamente i seguenti spostamenti: per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra Regione o Provincia autonoma); il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione”.

Separati o divorziati

Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore “sono consentiti anche tra Regioni e tra aree differenti” ma “dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori”.

Messe a Pasqua

Come avviene per tutte le messe, anche a Pasqua “è possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità”. Il tutto, ovviamente, rispettando gli specifici protocolli.

Sport

“Nell’area rossa è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5.00 alle 22.00, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri”. È comunque possibile, “nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.

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