LA GUERRA AD EST

Zelensky: “Arrendetevi e non vi uccideremo”. Risposta: notte di missili a Kiev

Ventesimo giorno di guerra in Ucraina. Non c’è tregua, gli uomini di Putin hanno bombardato per tutta la notte diverse città. I russi non intendono fermare i loro attacchi che adesso si concentrano sempre di più sulla capitale Kiev. La città non è ancora accerchiata, il fronte Sud resta ancora libero e in mano agli ucraini, ma aumentano i bombardamenti in centro. Tre grandi esplosioni sono state udite questa mattina all’alba: la notizia, circolata sui social network, è stata confermata anche da media locali. Sul fronte diplomatico non si registrano significativi passi in avanti. I negoziati con la Russia proseguiranno oggi: lo ha confermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo videomessaggio, precisando che ha parlato con il premier israeliano, Naftali Bennett, per porre fine al confitto “con una buona pace. Vedremo come andrà”, ha aggiunto Zelensky annunciando che i colloqui proseguiranno nelle prossime ore.

Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si rivolge in un video alle truppe di Mosca, parlando in russo. “In 19 giorni – aggiunge Zelensky in ucraino – l’esercito russo ha avuto più perdite che nelle due sanguinose guerre in Cecenia. Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi dico che vi diamo la possibilita’ di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete“.

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