editoriale

Gela. Danno affetto agli animali ma si dimenticano della città.

Cucce, per cani e gatti randagi, collocate in diverse zone della città ma si dimenticano di quartieri da giorni al buio e cartelli stradali che, se non fosse per “il cittadino”, avrebbero combinato qualche danno. Questa è Gela. L’amministrazione chiama a raccolta stampa e associazioni per l’installazione di “casette” per animali a loro dire serviranno da “supporto” agli animali che vivono per strada, appunto i randagi. Ho qualche perplessità in merito al posizionamento delle “casette”, ma è un parere personale che parte da una visione completamente diversa del come si dovrebbe muovere una istituzione come l’amministrazione cittadina.  Come tanti, mi chiedo, perchè non  utilizzare quei fondi per incrementare la raccolta fondi di V.I.T.A Randagia Onlus, per la creazione di una struttura di accoglienza al fine di “togliere dalla strada” questi animali e dare una “casa” degna, con persone che li accudiscono invece di “vigilare” affinchè qualcuno non si appropri delle “casette” che troveremo puntualmente in qualche villa per i loro cani? Vigilerete come avete vigilato sui cestini per la raccolta delle deiezioni canine? Glisso volutamente sulla pulizia (?) in tempo reale del luogo e le foto con ancora l’immondizia sotto i piedi. Incommentabile.

La Città Dimenticata

Arrivano giornalmente segnalazioni di zone della città al buio o con problematiche di viabilità cittadina per vari motivi.

Un paio di esempi per tutti:

segnalazione abitazioni , strada e incrocio a buio ,
Via africa n. 4 lampioni spenti / lampada fulminata da giorni , angolo via India a sx di via Africa un’ altro lampione spento , incroci completamente al buio , si richiede una sostituzione di n. 2 lampade urgenti , per questione di sicurezza stradale.

oppure la segnalazione di un cittadino per via Trieste. Il lettore e cittadino capirà da solo che è davvero anacronistico pensare a delle cucce in legno quando una associazione ha bisogno di fondi per seguire degli animali abbandonati e la città è abbandonata “quasi” a se stessa. Le esigenze dei cittadini  non corrispondono o contrastano, con le esigenze o le caratteristiche previste da questa amministrazione. Speriamo di beccare un’altra querela per aver detto la “verità” che, a quanto pare, fa maluccio.

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