editoriale

GELA. ACQUA E LA COLPA DEGLI ALTRI. IL CAVALLO DI BATTAGLIA DEL SINDACO E’ SCAPPATO.

E così Gela è ancora senz’acqua. E la colpa è sempre degli altri (Siciliacque) ecco il comunciato sibillino del Gestore idrico cittadino Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA,

A causa di un guasto riscontrato all’adduttore San Leo di pertinenza del fornitore di sovrambito Siciliacque, quest’ultimo ha interrotto la fornitura ai serbatoi di Caposoprano e di Montelungo, nel territorio di Gela. 

Per effetto di ciò Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha dovuto a propria volta sospendere la distribuzione programmata per la giornata odierna alle utenze alimentate dai serbatoi in questione e, precisamente, quelle ricadenti nelle seguenti zone:

  • Caposoprano alto e basso;
  • San Giacomo alto e basso;
  • Fondo Jozza;
  • Scavone alto e basso.

Caltaqua renderà tempestivamente noto ogni utile aggiornamento man mano che sarà reso disponibile.

Vi basta? Non credo almeno fino a che non finiranno i serbatoi DI SCORTA. Eh si perché quella è una scorta di acqua che il cittadino paga a caro prezzo, anzi carissima. Vi spiego.

Nelle normali città i serbatoi sono a monte e non a valle (il cittadino), pertanto se ho bisogno in casa di acqua, apro il rubinetto, se non ne ho bisogno lo chiudo, e non c’è nemmeno bisogno di usare un motorino per la pressione, perchè la pressione arriva a monte dalla società che ci VENDE l’acqua.

A Gela invece tutto è stato stravolto, nonostante i milioni elargiti dalla regione e dai cittadini, non ultimi i 16 milioni di euro per ridurre le perdite idriche MA IN TUTTO IL TERRITORIO, a Gela si diceva che le perdite sono all’ordine del giorno, addirittura hanno minato la case i cui proprietari hanno dovuto vivere in affitto, se non hai un serbatoio potresti non avere acqua, devi avere un motorino per far andare l’acqua ai piani ma soprattutto c’è anche chi usa il motorino per “succhiare” l’acqua, con la conseguente impossibilità da parte dei cittadini che seguono sulla “rotta” del servizio di essere impossibilitati ad averne,

Che dire poi quando manca l’acqua? Secondo voi le tubazioni sono o restano in pressione? ovviamente no. E quando torna l’acqua quanta aria paghiamo? perché l’acqua la paghiamo ma paghiamo anche l’aria che arriva prima dell’acqua stessa. Ci sono decine di video che parlano di ciò, mentre gli esperti che vengono a controllare il contatore ci raccontano sempre la stessa storia “non è possibile”.

Facciamo due conti, il famiglia gelese composta da 4 persone paga in media una fattura per l’acqua di circa 400€ di acqua ogni 3 mesi quindi circa 1200€ all’anno. Da verifiche fatte personalmente su circa 1000 contratti il surplus donato al gestore è di circa 300€ anno che per 26.000 contratti in città risulta essere 7,8 milioni di € all’anno. Diciamo che negli ultimi 14 anni i 26.000 contratti hanno elargito al gestore ben 109 milioni di €, senza dimenticare le sovvenzioni regionali e tra poco statali con l’insediamento del nuovo commissario idrico nazionale.

Perché non parlare dei soldi spesi per l’elettricità. Quella elettricità che in questo periodo ha fatto un balzo in avanti con cifre iperboliche. Oppure delle bottiglie d’acqua acquistate non solo per bere ma anche per fare da mangiare oppure per lavarsi.

E le autobotti gratuite comunali o del gestore promesse più volte anche dal primo cittadino, dove sono?

Ecco questa è la situazione in città dove non ci sono i servizi essenziali garantiti, dove il servizio pubblico è a livelli imbarazzanti, ma in negativo, dove il controllo del territorio, non esiste, dove il primo che si sveglia la mattina decide, insomma dove il governo della città, che ha fatto della battaglia contro i gestori idrici, il proprio cavallo di battaglia, salvo poi rimangiarsi tutto il giorno dopo, è inesistente se non per cose e fatti che interessano ad una parte del loro cerchio magico, dove i comunicati stampa, per lo più imbarazzanti ci raccontano delle cose che sono state, pensate, scritte e non fatte e che resteranno forse lettera morta.

E in tutto questo settimana scorsa ci è arrivata la notizia che il sindaco di questa disastrata città vorrebbe candidarsi. Io lo votai, eh già, come tanti altri del resto, pentendomene circa 2 giorni dopo ed ancora non riesco a comprendere come ancora c’è qualcuno che lo difende a spada tratta, o meglio lo sappiamo perchè, però vorrei e con me molti altri, vedere in faccia tutti coloro che avrebbero ancora il fegato di votare ancora il sindaco in primis ma soprattutto tanti inutili consiglieri comunali che talune volte hanno passato più tempo ad entrare d uscire dall’aula in base alle votazioni, o si astengono, un SI o un NO avrebbe dato più forma al loro modo di essere, ma siccome c’è una catena che li lega, forse al collo, forse al piede chissà, usano questi mezzucci di bassa lega per dare un NON contributo alla città.

Non chiediamo le dimissioni ormai siete arrivati al termine della vostra ennesima esperienza fallimentare senza aver fatto nulla per la città, le condizioni sono sotto gli occhi di tutti. Tanti progetti, tante parole, ma non una cosa fatta.

Però solo una preghiera, evitate, la prossima volta di prendere in giro di nuovo la città, non se lo merita, l’avete maltrattata e qualcuno ci ha fatto pure carriera dopo averlo fatto, aiutato da qualche amico e parente, ma la città è stanca, i cittadini non hanno più voglia di lottare e si vede, quello che la gente scrive sui social, non ha prosecuzione nella vita reale, altrimenti sareste tutti a casa a fare il vostro lavoro se mai ne avete avuto uno.

 

 

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