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Col cavolo che stiamo bene!!!

La ricerca conferma la forza antitumorale, antiinfiammatoria, antibatterica ed immunostimolante di questo gioiello della natura

Di Dott. Paolo Scicolone – Consulente Nutrizionale.

 

Mi diverte molto osservare le reazioni di molti clienti quando leggono, fra le proposte alimentari, insalate con cavoli crudi.

“Cavoli crudi? Quali cavoli?”

“Il classico cavolo Siciliano, quello col bulbo terminale ingrossato viola.”. Ma anche gli altri cavoli ed i broccoli.

Il riscontro, dopo qualche settimana, è quasi sempre positivo. La proposta piace da un punto di vista del gusto.

Ma c’è una ragione se viene promossa questa abitudine, al di la della divulgazione di sapori dimenticati.

Il cavolo è, come si sa, una preziosa fonte di vitamina C, altre vitamine e preziosi sali minerali. Ma oggi poniamo l’attenzione su una sostanza in particolare che si produce mangiando il cavolo: Il Sulforafano.

È una sostanza che il cavolo sviluppa per proteggersi dai parassiti. Non è presente come tale ma nelle cellule integre esistono i precursori. Quando i parassiti attaccano e rompono le pareti cellulari il cavolo, intelligente, libera i precursori che si combinano per formare il sulforafano con un effetto nocivo sull’invasore.

Una forza antibatterica sviluppata dalla pianta che gioca a nostro beneficio. La sua azione antimicrobica, infatti, è attiva anche nel nostro corpo

Quando lo mastichiamo anche noi rompiamo le cellule del cavolo. Questa rottura libera le sostanze che formano sulforafano che abbatte eventuali parassiti patogeni che entrano nel nostro corpo. Ecco un’altra ragione per masticare bene, abitudine sempre più in disuso.

Ma anche all’interno dell’intestino il lavoro batteri amici consente la liberazione di Sulforafano., svolgendo una potente azione disinfettante, protettiva e preventiva che migliora decisamente il nostro stato di salute.

Ma non fa solo questo il Sulforafano.

Da anni ha catturato l’attenzione della ricerca oncologica perché, oltre ad essere un potentissimo preventivo di tumori, è in grado, anche di portare un valido aiuto a chi è portatore di queste patologie perché inibisce l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi), la migrazione di cellule tumorali e favorisce quella che viene definita apoptosi, la morte programmata delle cellule, inibendone quindi la crescita. (tutte queste informazioni fanno riferimento a ricerche condotte da vari istituti in tutto il mondo degli ultimi 5 anni)

Possiede, inoltre, importanti proprietà antinfiammatorie perché agisce a livello di espressione genica per ridurre la produzione di proteine pro infiammatorie.

Ha una notevole capacità antiossidante ed è un efficacissimo anti-aging, per la gioia di tutte quelle persone che hanno a cuore la limitazione dei processi di invecchiamento dei tessuti. Consigliatissimo anche a chi combatte contro la fastidiosissima cellulite, per la sua capacità di sostenere la formazione di collagene.

La pubblicazione di ricerche su questa sostanza, in tutto il mondo, è intensissima.

Alla luce di tutto questo è ovvio e persino superfluo il consiglio: curatevi col cavolo!

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