Archeologia e storia del territorio gelese

Il Golfo di Caltanissetta nel progetto turistico “Costa del mito”

Il progetto di marketing e promozione territoriale, “Costa del mito”, ha prodotto un primo video promozionale sui siti che hanno aderito a questo progetto.
L’area geografica su cui ricade il progetto va da Gela a Selinunte e coinvolge i diversi parchi archeologici presenti in questa area, Gela, Valle dei Templi, Selinunte e l’area archeologica di Eraclea Minoa e le riserve naturali.
Il video in questione, della durata di meno di due minuti, si compone di immagini suggestive, quasi tutte prodotte attraverso l’utilizzo di un drone, di una sintesi, un pò troppo ristretta e spesso ripetitiva, nonostante la breve durata del video, dei tratti di costa , dei monumenti storici e dei centri abitati coinvolti nel progetto.
Molto spazio ai tratti di costa che vanno da Gela a Selinunte, la Scala dei turchi, Manfria e la sua malandata torre, Pontile di Gela, spiagge dell’agrigentino, ed altro.
Una parte importante, ovviamente, è dedicata alla Valle dei Templi, ai templi di Selinunte e a diverse cattedrali, con vista degli interni in alcuni casi, il video contiene inoltre immagini di un museo archeologico.
Sarà il museo archeologico di Agrigento? Quello di Gela? Museo Civico di Castelvetrano? L’Antiquarium di Eraclea Minoa? Il museo della Badia di Licata? No , nulla di tutto questo, sono immagini del museo archeologico di Caltanissetta.
Davvero rivoluzionario e d’avanguardia questo progetto “Costa del Mito”, davvero un’idea totalmente nuova inserire Caltanissetta, oltre che nel mito, sulla costa.

Nel video nessuna immagine dei musei sopraelencati, nessuna immagine delle Mura Timoleontee, dell’acropoli di Gela e del suo museo, la prima sommersa dalle erbacce, il secondo chiuso, ma esistono immagini di repertorio in abbondanza, nessun riferimento all’unico teatro greco, esistente e chiaramente documentato, quello di Eraclea Minoa, contenuto nei siti che ricadono nell’attività del progetto.

Perché non inserire immagini della Villa del Casale di Piazza Armerina allora?
Sicuramente sarebbero state più pertinenti del museo di Caltanissetta. Potremmo parlare di costa nissena, del mito per giunta, da ora in poi, ma quali possono essere le motivazioni per l’inserimento di immagini del museo di Caltanissetta all’interno di questo contributo?
Il museo di Caltanissetta è incluso nel Parco archeologico di Gela? Quello di Gela è chiuso!
Come detto esiste abbondante materiale video di repertorio, forse gli autori del video sono a conoscenza del fatto che una buona parte delle collezioni, inventariate, storicizzare ed esposte, un tempo, al museo di Gela, sono state trasferite a beneficio del museo di Caltanissetta e quindi tutto sommato può essere la stessa cosa.
Di recente, esclusivamente da ambienti legati al capoluogo di provincia, si sente dire che in fondo siamo un’unica realtà di provincia e che non bisognerebbe stupirsi più di tanto se si trasferiscono reperti archeologici da Gela a Caltanissetta, in fondo è tutto patrimonio culturale comune.

Nella realtà questa nuova corrente di pensiero si traduce in reperti, servizi, agevolazioni a Caltanissetta, beni comuni certamente, ma a debita distanza chilometrica da Gela, e rifiuti a Gela, niente da dire, questa è la concezione attuale, alle nostre latitudini , di condivisione equa, punti di vista, direbbe qualcuno.

Sgombro dalle immagini suggestive e dalla musica di sottofondo, dai toni prettamente epici, così come si addice alla descrizione di un ambiente mitico, questo video non è il massimo come veicolo di promozione territoriale, in primis perché non rende manifesti dei contenuti importanti e imprescindibili se davvero si vuole dare un quadro corretto e soddisfacente di una costa ritenuta mitica, ma forse i nomi servono solo a rievocare suggestioni e nient’altro, in secondo luogo perché trovano spazio nei suoi contenuti ,elementi estranei, la cui presenza non può essere giustificata da ragioni politico-amministrative, le stesse che hanno permesso, a discapito della corretta contestualizzazione storico-scientifica, di esporre reperti archeologici che non hanno pertinenza storica con la parte nord della provincia, nel museo di Caltanissetta.
Difficile fare i complimenti agli ideatori di questo video, altrettanto complicato definire il ruolo della folta delegazione di consiglieri e assessori Gelesi in gita a Milano, certamente guidati dall’amore che nutrono per la città, per la Borsa Internazionale del Turismo, occasione che ha rappresentato un’importante vetrina di presentazione del progetto “Costa del mito”.
La cosa peggiore non è produrre questi video, con tutti i dubbi sulle reali competenze degli ideatori, ma non fare nulla per correggere e migliorarne i contenuti. Vedremo se seguiranno altri video, nella speranza che non inseriscano immagini di Morgantina o dell’Etna. Promozione territoriale, turistica e culturale, ma è vera cultura?
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