Politica

Sull’inchiesta rifiuti Pierobon si mette a disposizione della magistratura

Palermo – “Apprendo dalla stampa che la Procura sta indagando sul piano rifiuti. Restiamo a completa disposizione dei pm per chiarire eventuali dubbi su questo fondamentale strumento per la Sicilia”. Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon. 
“Il piano – ricorda l’assessore – è stato ritenuto dalla commissione tecnica per la Vas conforme alla legislazione regionale, nazionale ed europea. Con questo strumento puntiamo sulla raccolta differenziata, diamo priorità agli impianti pubblici e mettiamo ordine e trasparenza nel settore. Oggi in Sicilia la raccolta differenziata è quasi al 40 per cento, vengono conferite centinaia di migliaia di tonnellate in meno di rifiuti in discarica e questo significa milioni di euro in meno di introiti. Sono stati anche stanziati oltre cento milioni in giunta per impianti pubblici. Sono azioni concrete che ribadiscono la direzione intrapresa dal governo. Restiamo a disposizione anche della commissione Antimafia a cui continueremo a fornire puntuali riscontri in pieno spirito di collaborazione. Considerata la delicatezza delle materie trattate, invito tutti quanti a mantenere un clima di civile rispetto, anche istituzionale, nella consapevolezza che gettare indiscriminatamente discredito sulle istituzioni regionali, anche involontariamente, avvantaggia lo stesso sistema affaristico che questo governo sta cercando, non senza ostacoli e strutturate contrapposizioni, di scardinare”.
Il piano è stato esitato dalla giunta nel dicembre 2018 e a fine novembre 2019 ha ricevuto il parere favorevole della commissione tecnica per la Vas. A questo punto sono previsti ulteriori passaggi in Sicilia che rendono l’iter più lungo rispetto alle altre regioni. Il parere motivato con prescrizioni è stato inviato all’assessorato il 12 dicembre per le integrazioni. Il documento finale sarà esitato dall’assessorato entro gennaio. A quel punto sarà inviato prima alla commissione Ambiente all’Ars, poi all’Ufficio legislativo e legale. Quindi sarà inviato tutto, testo e pareri, al Cga. Infine  il piano sarà emanato dal presidente della Regione con decreto che verrà inviato alla Corte dei conti. L’ultimo passaggio prevede la pubblicazione in Gurs per l’adozione finale.
E per rotto della cuffia aumenta la tari a Gela e Caltanissetta,
“Il luogo istituzionale dove discutere dei problemi della Città e delle decisioni che la riguardano – aggiunge il Consigliere Leghista – è l’Aula Consiliare. Che ben venga il coinvolgimento dei cittadini, ricordi però il Sindaco che la Città è rappresentata dai Consiglieri Comunali, che dovranno eventualmente approvare l’aumento della TARI e che il Sindaco, in barba a tutte le regole della politica e del bon ton istituzionale, sta snobbando. Sia i Consiglieri d’Opposizione, che quelli della Maggioranza M5S  – fa sapere Aiello – continuano ad apprendere dalla stampa notizie di decisioni già prese, che andrebbero invece previamente condivise e concordate a Palazzo del Carmine. A cosa servirà l’incontro con i cittadini? A comunicare una decisione già presa in totale autonomia da una parte del M5S? Invito pertanto il Sindaco ad annullare l’incontro previsto al centro Abbate e di venire a riferire in Aula, non solo dell’aumento del 25% della Tari, ma anche del chiacchierato debito ATO che il M5S ha voluto riconoscere. Non vorrei – conclude Oscar Aiello – che il primo aumento della TARI sia solo l’inizio di una manovra lacrime e sangue per far pagare ai nisseni un debito milionario creato da altri e che porterà il Comune in crisi economico-finanziaria”.
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