Politica

Sulla nuova organizzazione del M5s scoppia il caso Trenta

Inciampa sul caso dell’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il percorso M5s per la scelta dei facilitatori, i nuovi referenti per aree tematiche su cui fa perno la nuova organizzazione del Movimento, lanciata dal capo politico, Luigi Di Maio. Percorso che si concluderà domenica, con la presentazione dei candidati che saranno stati scelti.

Trenta, esclusa dal team del futuro, dove aveva presentato un progetto per l’area Sicurezza e Difesa, si dice vittima di poteri forti e annuncia una conferenza stampa. Anche perché, denuncia, le sono ignoti i motivi della sua esclusione. È stato il blog delle Stelle, stamattina, ad annunciare che per alcune aree tematiche, 5 su 12, è stato presentato un solo progetto rispondente ai criteri fissati dal regolamento e che, pertanto, in questi casi, sarebbe passato automaticamente insieme allo staff proponente.

Per il comparto Difesa, nello specifico, quello messo a punto dalla squadra del deputato Frusone. “Ritengo di essere vittima di una trama agita da alcuni poteri forti, ma non intendo mollare la presa”, dichiara in serata, infatti, Trenta. “Incredibilmente non è stata fornita alcuna spiegazione, e questo episodio conferma le perplessità su alcuni processi decisionali dei vertici del Movimento”.

Quindi, annuncia per i prossimi giorni una conferenza stampa, “in occasione della quale fornirò la mia interpretazione di quel che mi è accaduto nelle ultime settimane, presentando un articolato dossier, a partire dalla mia esperienza di ministro della Difesa per 14 mesi”.

L’ex ministro ha concluso ribadendo il proprio “convincimento nei valori fondanti il Movimento delle origini, ed intendo continuare la mia battaglia civile e politica, forte anche del sostegno di migliaia di attivisti e sostenitori. Non mollerò”, sottolinea.

Con lei si schiera la deputata Alessandra Ermellino: “L’esclusione dal progetto Team del Futuro del M5s dell’ex Ministro Elisabetta Trenta sembrerebbe non avere mandanti perché, a distanza di ore dalla notizia apparsa sul Blog delle Stelle, non è seguita nè una telefonata nè un messaggio”, scrive.

“Rimango davvero perplessa dal silenzio dei vertici del M5s, da cui mi sarei aspettata un pò più di chiarezza, soprattutto dopo quel vergognoso post apparso sul Blog qualche settimana fa, il quale accusava, a fronte di alcuna verifica, l’ex Ministro Trenta. Continuiamo a cadere su questa vicenda nel vortice della gogna mediatica contro Elisabetta, e mi spiace che il M5s stia contribuendo ad alimentarlo. Sono contenta di aver affiancato in questa breve avventura, a dir poco censurata, Elisabetta Trenta, un politico che fino ad ora ha dimostrato caparbietà nel perseguire la verità, proprio quella che dovremmo tutelare anche noi del M5s”. (AGI)

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