Politica

Spata: “la coalizione arcobaleno indebolisce il governo della città”

Gela – Il nuovo anno induce a riflettere sulle prime risultanze del ‘governo Greco’, tanto più che incombe il pronunciamento del Tar sul ricorso della coalizione che alle scorse amministrative, ha supportato il candidato a sindaco Giuseppe Spata che oggi si pronuncia così:

“Il mese di Gennaio è l’occasione per tutte le forze politiche, compresa la nostra, per analizzare gli otto mesi di amministrazione Greco e qual è la direzione che la città sta prendendo.

La coalizione arcobaleno ha, da subito, mostrato tutte le sue contraddizioni. Le anime che la compongono hanno ambizioni elettorali differenti. C’è chi tenta di sopravvivere cercando alleanze improbabili, c’è chi, invece, guardando alle regionali del 2022, cerca di collocarsi e di occupare più spazi possibili in giunta. Questo ha finito per condizionare ed indebolire l’azione del Sindaco Giusto: ne sono un esempio l’impasse sull’allargamento della Giunta e la delibera che autorizza il ricorso al Tar contro il de-finanziamento dei 33 milioni di euro dei fondi del “Patto per il sud“ disposto dal Governo regionale e firmata solo da una parte della Giunta Greco. A mancare due firme pesanti: quella del vice sindaco Di Stefano assente per motivi personali e quella dell’Assessore Gnoffo “assente giustificato” considerato che avrebbe dovuto firmare un atto che andava contro il suo stesso partito. In mezzo a tutto questo la città che soffre l’immobilismo di una maggioranza imbrigliata dalle sue mille contraddizioni. Non hanno fatto di certo bene neanche le accuse di mediocrità rivolte agli Assessori da parte di alcuni Consiglieri di maggioranza così come la poco convinta difesa di Greco nel definire gli stessi: giovani ed inesperti. Anche Greco è ormai da tempo sotto attacco da parte della sua maggioranza che chiede, un giorno si e l’altro pure, un cambio di rotta. In otto mesi il Sindaco Giusto è riuscito a dire tutto ed il contrario di tutto: ha annunciato in consiglio comunale la costituzione di una partecipata con Eni per la gestione dei rifiuti per poi essere smentito dalla multinazionale, li ha attaccati pubblicamente per mesi per poi fare marcia indietro clamorosamente in consiglio comunale. Si è messo contro un’intera città quando ha deciso di portare la nave Greca al monastero delle Benedettine e solo l’intervento di Musumeci ha fatto cambiare idea al primo cittadino. Ha il primato di aver portato la differenziata dal 51 al 33% in soli sei mesi. Si è esaltato nel vedere asfaltare un tratto di via Aretusa così come per l’approvazione del bilancio della Ghelas, troppo poco per chi si è autoproclamato Sindaco Giusto. Quello di gennaio è anche il mese in cui il Tar Palermo deciderà sul ricorso presentato dalla coalizione di centro destra. Da parte nostra ci auguriamo che la verità fattuale possa coincidere con quella giudiziaria e che il Tar possa accogliere le nostre richieste. La città ha bisogno di programmazione e di scelte coraggiose: una di queste è sicuramente quella di rendere pubblico il servizio di raccolta rifiuti, togliendo la gestione ai privati e portando il costo del servizio a 7 milioni di euro contro gli attuali 11 (il comune di Enna lo ha già fatto con risultati soddisfacenti). Costituire una struttura ad hoc che si occupi di fondi europei a supporto di dirigenti e dipendenti comunali, l’esperto in pianificazione strategica nominato dal Sindaco e che percepisce 24.000 euro non si è capito ancora di cosa si occuperà. Chiedere al Presidente dell’Ati Conti di convocare Siciliacque e Caltaqua per definire e pianificare le attività di loro competenza: ingenti sono i profitti ma scarsi gli investimenti sulle reti idriche e di accelerare la gestione del sistema idrico integrato. Ed infine i rapporti con Eni. I processi industriali possono cambiare, trasformarsi ed in alcuni casi annullarsi è il caso del Progetto Guayule o del Gnl, ad Eni dovremmo chiedere di realizzare nel sito di Gela tutto ciò che è Green”.

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