Attualita

Educazione ai sentimenti alla Capuana

Attraverso un corso tenuto dal Prof. Francesco Pira

Gela –  “Un invito ad educare ai sentimenti per arginare il fenomeno del cyberbullismo”. E’ invito della dirigente scolastica della ‘Luigi Capuana’ , Agata Gueli che ha promosso un corso dedicato agli insegnanti che ogni giorno si misurano con gli input derivanti dalla rete internet. “E’  fondamentale tornare ai sentimenti per una nuova educazione delle giovani generazioni – ha detto nel discorso introduttivo  – sempre più parcheggiate davanti al Pc e meno ascoltati. Il Prof. Pira oggi ci aiuta a individuare le insidie della rete che frequentiamo tutti ma di cui spesso non conosciamo le pieghe più recondite”.

I dati sono allarmanti 1 adolescente su 2 (51%) si  è trovato ad assistere episodi di bullismo/cyberbullismo, il 54% degli intervistati afferma di avere aiutato la vittima, 1 su 4 degli osservatori dichiara di essere rimasto a guardare senza far nulla,1 su 5 è andato oltre  ignorando quanto stava  accadendo. L’ultimo dossier di Telefono Azzurro non lascia dubbi sul fatto che bisogna agire e presto,aumentando anche le attività di formazione con studenti, docenti e genitori e lavorare sulla prevenzione.

“Serve una presa di coscienza da parte di tutti i giornalisti. Molto spesso dietro le statistiche che ogni giorno ci vengono comunicate non si pensa alla persona, al ragazzo all’adolescente, ma si pensa tendenzialmente al numero che questo caso rappresenta. E’ un po’ quello che accade in tutte le forme di rappresentazione della violenza da parte dei media e questo, purtroppo, non dipende dai giornalisti o da chi fa giornalismo di qualità, ma dipende soprattutto da altro. Da forme di infotainment che stanno lacerando il rapporto molto stretto tra la capacità di narrare del giornalista e quello che poi invece viene trasferito in maniera molto negativa sui social network”.

“Studi recenti mostrano come i social siano diventati dei luoghi di rappresentazione. Dei posti dove si tende, sempre di più, a vetrinizzare quella che è la vita degli adolescenti. M cosa intendiamo per vetrinizzazione? Intendiamo la possibilità di apparire come gli altri vogliono che noi siamo e non come noi, invece, vogliamo essere. I dati nazionali ci dicono che si registra un caso di bullismo e un caso di cyberbullismo al giorno, con una forbice diversa tra Nord e Sud. Non dimentichiamoci che al Sud si denuncia molto meno”.

“Come affrontare questa nuova emergenza. E’ un’emergenza educativa. Coinvolge i genitori, la famiglia ma anche la società civile.  La mia idea è che il giornalismo di qualità possa vincere. Vince sulle fake news e su qualunque forma di giornalismo povero, depresso, che poi non racconta le cose come le dovrebbe raccontare. Quando di mezzo ci sono questi fenomeni, è necessario che la qualità del giornalista trionfi. La deontologia del giornalismo trionfi. E che soprattutto ci sia rispetto per l’adolescente ed il preadolescente ha compiuto atto di bullismo. Atti che, se narrati male, possono creare anche seri contraccolpi psicologici”.

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