Politica

Spata – “basta coi morti in fila: la soluzione c’è e senza speculazioni”. Intervista

Gela – Emergenza cimiteri: se vogliamo risolvere il problema della carenza dei loculi cambiamo il regolamento di polizia mortuaria – a dichiaralo è Giuseppe Spata capogruppo della Lega in Consiglio Comunale.

Da anni assistiamo inermi al risico dei feretri. Un pratica insopportabile, che a turno, ha visto coinvolti tutti in città. Loculi requisiti, salme spostate più e più volte per assecondare le esigenze dei proprietari che nel frattempo ne rivendicavano l’utilizzo, feretri parcheggiati nelle camere mortuarie per settimane. E’ questo quello che succede da oltre un decennio nel nostro Comune, uno stress che le famiglie devono subire oltre alla perdita dei lori cari. La situazione è ormai fuori controllo – ha continuato Spata – non possiamo più parlare di emergenza, visto che il problema si protrae da oltre un decennio, ma di una vera e propria tragedia sociale. Basterebbe cambiare una sola parola al regolamento di polizia mortuaria per liberare gradualmente diverse migliaia di posti, potenzialmente tutti quelli di coloro i quali sono deceduti da oltre 25 anni, saranno mille, cinquemila, diecimila (?). L’art. 72 del regolamento comunale infatti dispone: “le nicchie e i loculi possono contenere una cassetta o una urna cineraria sia o meno presente il feretro”. L’inghippo sta proprio qui, se adeguassimo il nostro regolamento alla normativa nazionale che prevede la possibilità di depositare per ogni loculo cassettine e cinerarie fino al loro riempimento riusciremmo a liberare tantissimi posti e si potrebbe programmare con tutta calma l’ampliamento del cimitero Farello. Per ogni loculo infatti, se presente il feretro, potremmo depositare anche 5 cassettine, se mancante fino al doppio, oggi solo una. La riduzione dei feretri è consentita infatti al trascorrere dei 25 anni dalla tumulazione della salma. Perché poi non consentire la cessione dei loculi senza limiti parentali così come prevede la normativa nazionale? A Gela è consentito fino al secondo grado, siamo forse uno Stato a se? Imporre delle limitazioni di questo tipo al regolamento è servito negli anni a favorire gli interessi di pochi, il business che c’è dietro allo spostamento dei feretri dovrebbe essere noto a tutti. Inoltre il Comune ad oggi risulta inadempiente verso quanti hanno pagato per l’acquisto del loculo, infatti le amministrazioni che si sono succedute non hanno provveduto a realizzare e consegnare i posti ai legittimi proprietari. Siamo consapevoli che gli interessi in gioco sono tanti e proporre una soluzione a costo zero può diventare sconveniente. In questi giorni abbiamo letto il testo di modifica al regolamento presentato dalla Commissione Affari Generali ma nell’elaborato si parla d’altro, ci auguriamo possano seguire le nostre indicazioni. Per noi – ha concluso Spata – è una battaglia di civiltà e non molleremo finché non verrà risolto il problema.
Giuseppe Spata

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