Politica

REFERENDUM 2020 alle 19 l’affluenza scarsa in città

Controtendenza in Sicilia 16,97% rispetto  al resto dell’Italia 29,78. I città ha votato il 12,68%.

Chi si aspettava un flop dell’affluenza a causa del coronavirus è rimasto deluso. Nonostante gli allarmi filo-governativi lanciati a reti e giornaloni unificati, gli italiani hanno affrontato il rischio (che tra l’altro è minimo) pur di non mancare all’appuntamento elettorale. Grande interesse soprattutto per l’affluenza del referendum per il taglio dei parlamentari: alle 19 il dato parziale è di 29,78% e non è confrontabile con quello del referendum 2016 che sancì la fine di Renzi perché allora si votò soltanto di domenica (alla stessa ora era al 57%). In proiezione non è improbabile che l’affluenza finale si attesti attorno al 60 per cento: un dato molto più alto di quello previsto alla vigilia, dato che secondo i pronostici non avrebbe dovuto superare il 50%. A sorpresa la risposta è stata ottima in tutto il Nord, dove i politologi ritengono che il fronte del No sia più nutrito rispetto al Sud, dove sembra prevalere il Sì. Guardando i dati dell’affluenza, i pronostici della vigilia sul referendum potrebbero essere tutti stracciati: si prevede la vittoria del Sì con almeno il 70% di preferenze, ma più sale la partecipazione e più il No può sperare di recuperare fino al 40%, anche se il ribaltone è praticamente impossibile.

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