Politica

Querele: il foglio ‘indiziato’….

Gela – La politica imbrigliata fra ricorsi, querele e denunce. Ieri le notifiche delle querele per falso ideologico sulla presentazione delle liste, l’inghippo burocratico sul quale il candidato alle elezioni amministrative 2019 sta tenendo sui carboni ardenti la politica locale e, di conseguenza, la città che comunque assiste alla bagarre con indifferenza e paga lo scotto con i ritardi sui servizi. Le querele depositate a tutti i consiglieri di maggioranza, giunta e sindaco riguardano una dichiarazione olografa presentata a settembre dal responsabile dell’Ufficio elettorale Incardona in cui si rappresenta che le operazioni di presentazione delle liste risultavano regolari. Nelle querele il candidato perdente Spata chiede chiarimenti sul contento della dichiarazione riportata nel ricorso della compagine amministrativa in una copia di cui non risulta la tracciabilità: in definitiva l’amministrazione sarebbe tacciata di falso ideologico in quanto avrebbe prodotto il documento in copia senza riportare il numero di protocollo della copia conforme. Il ricorrente Spata ha chiesto chiarimenti corredando la sua richiesta con una perizia calligrafica sul documento di Incardona che non può più essere chiamato a testimoniare in quanto deceduto. Una guerra senza esclusione di colpi in cui si chiede chiarezza e si punta il dito su possibili abusi. Oggi la parola al Tar sul tema della presentazione delle liste senza le firme dei presentatori secondo la tesi dei ricorrenti

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