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Processo “Università bandita”, coinvolto garante infanzia Vecchio. Schillaci (M5S): “Dovrebbe lasciare l’incarico”

Il direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania è tra i 45 rinviati a giudizio nel processo “Università bandita”

PALERMO –Giuseppe Vecchio, garante siciliano per l’infanzia e l’adolescenza, faccia un passo indietro e si dimetta, in attesa che la sua posizione venga chiarita. È inopportuno che continui ad esercitare questo delicato ruolo mentre è coinvolto in un processo“.

A chiederlo è Roberta Schillaci, deputata regionale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Antimafia all’Ars.

Schillaci chiede al direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania, tra i 45 rinviati a giudizio nel processoUniversità bandita”, di lasciare l’incarico a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza “per ragioni di opportunità”.

Mentre da garantisti attendiamo che si concluda il lavoro dei magistrati – precisa Schillaci – riteniamo sia indispensabile un gesto di responsabilità e trasparenza da parte di Vecchio. Non è opportuno, né rispettoso per i cittadini siciliani, continuare a ricoprire un così rilevante incarico per la Regione e quindi dialogare con le istituzioni ai più alti livelli, mentre si sta affrontando un processo. Vecchio rassegni le dimissioni o, in mancanza, siano l’assessore Scavone o il presidente Musumeci a intervenire, sollevandolo dall’incarico”.

Foto di repertorio

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