Politica

Pd e sindaco: tutto resta fermo. Forse in serata una decisione

Gela – Potrebbero essersi dissipate le nubi che si addensavano nel rapporto fra il Pd ed il sindaco Greco. Potrebbero ma forse questa è solo una supposizione. Una supposizione suggerita dal silenzio di oggi; dal contenuto di un comunicato stampa dell’amministrazione in cui si parla di un’iniziativa fra il sindaco e l’assessore all’ambiente Robilatte; forse è  suggerita dal fatto che l’assessore stamattina non ha rassegnato alcuna dimissione come si pensava, né nelle mani del sindaco, né in quelle del segretario generale che rappresenta il canale più idoneo. Del resto l’aveva specificato dopo l’articolo di ieri sera.

Anzi l’assessore ha partecipato all’ennesimo incontro fra l’amministrazione ed  sul tema della gara ponte per l’affidamento del bando sulla gestione della raccolta rifiuti. Di fatto l’epilogo che si era configurato ieri e che l’assessore ha smentito, non c’è stato. L’assessore, da sempre, ha sostenuto che può lasciare l’incarico in qualunque momento se non si arriva ad un a soluzione praticabile, rassegnando le dimissioni al segretario generale secondo la norma.

Lo sviluppo della mattina potrebbe far supporre un segnale di distensione. “Non c’è alcuna distensione” – dice il segretario cittadino Peppe Di Cristina – ma neppure alcuna decisione. Qualcosa dovrebbe muoversi in serata, prima dell’assemblea che si prevedeva per la prossima settimana. Di fatto questa situazione ha coperto un lasso di tempo che nessuno si aspettava e sta suscitando la curiosità e l’interesse di quei pochi cittadini che seguono la politica.  Il sindaco, dal canto suo, non ha fatto nulla di quanto chiedeva il Pd: la costituzione di una cabina di regia composta da un rappresentante per ogni gruppo della formazione ibrida che ha dato vita alla maggioranza e che mantiene la propria identità; una riunione di maggioranza finalizzata a rinvigorire l’azione amministrativa, che, secondo i Dem, non rispetterebbe i programmi ed  il principio di condivisione nelle decisioni che non sarebbe stato osservato;  una possibile nuova rimodulazione delle deleghe. Solo questo punto sarebbe stato preso in considerazione dal Primo cittadino, ma con un annuncio e ancora nessuno incontro. Da qui la querelle. Per il resto tutto è secretato: vedremo nelle prossime ore

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