Gela – Il regolamento sulla Tari proposto dall’assessore al bilancio Giordano sta impantanando il Consiglio comunale, mette in luce le criticità della maggioranza del sindaco che non si mostrano compatti sugli articoli che compongono il nuovo canovaccio. Il Pd, segnatamente il consigliere Alessandra Ascia ha proposto una serie di emendamenti fra lunedì ed ieri ma, nonostante gli argomenti portati dal partito di opposizione e con i pareri tecnici negativi del dirigente Alberto Depetro e dal collegio dei revisori, il consiglio comunale ha votato per il no, con tredici voti contrari, tre favorevoli ed un astenuto. C’è un’altra chiave di lettura: negli ambienti politici si fa sempre più insistente la voce che il Partito democratico potrebbe tornare in giunta. Si spiegherebbe il vuoto lasciato da tre mesi ma ancor di più si spiegherebbero le dichiarazioni del sindaco che, in quell’occasione, con le dimissioni dell’assessore Robilatte, ha avuto parole di elogio ed ha lasciato una porta aperta all’alleanza. Si spiegano anche gli incontri che non sono mai finiti, nonostante le smentite e le voci insistenti su un ‘amore non ancora sopito’. Tutto questo i consiglieri di maggioranza lo sanno. Potrebbe aiutare nel tentativo di isolare il Pd? Di fatto non passano gli emendamenti in favore dei cittadini che devono pagare la tassa sui rifiuti anche sulle case disabitate. In questo clima il consigliere di “Libera-mente” Pierpaolo Grisanti ha chiesto il rinvio della seduta a martedì prossimo, proposta che nonostante l’opposizione di Morselli e Ascia è passata. Si torna in aula martedì 22 settembre.
