Politica

Opposizione: le distanze aumentano

Il dibattito si accede in vista del 30 gennaio

Gela – Si è svolta la riunione indetta dai rappresentanti delle liste elettorali a sostegno della candidatura a Sindaco di Giuseppe Spata.
La riunione, che si è tenutaalla presenza dei consiglieri della minoranza consiliare (Pellegrino, Scerra, Alabiso, Bennici), oltre che allo stesso Giuseppe Spata, ai dirigenti locali di Avanti Gela, Lega, Fratelli d’Italia e dei gruppi centristi della lista Udc, nonché degli stessi candidati nelle liste presentate dalla coalizione di centro destra, sostenitori e simpatizzanti, è stata una occasione di incontro per affrontare la questione legata alla presentazione di un esposto a firma del consigliere Giuseppe Spata, alla luce delle pesanti accuse rivolte dal Sindaco Lucio Greco.
E’ stato stigmatizzato l’insolito atteggiamento di arroganza e scarso senso di legalità, palesamente manifestato dal Sindaco in carica che, spalleggiato dagli ormai suoi soliti “bravi”, si è spinto sino al punto da lanciare messaggi di dubbia matrice etica, sicuramente non consoni a rappresentanti delle pubbliche amministrazioni.
Quando ci si rivolge alla magistratura, chiedendo di accertare la verità di fatti di cui tutta la città è a conoscenza -e sicuramente i tanti sottoscrittori delle liste in bianco presentate a sostegno della candidatura a sindaco dell’unico detrattore di quell’unica verità, ossia il sindaco in carica- e ci si spinge fino al punto da chiedere l’isolamento della parte ricorrente, sicuramente si travalica il senso delle istituzioni, violando tutti i normali canoni di etica e decenza pubblica.
Contro siffatti atteggiamenti, la coalizione di centro destra non ha esitato ad esprimere vicinanza e solidarietà al Consigliere Spata, manifestando segni di granitica compattezza in ordine alla pur delicata questione legata a quella che si ha ragione di temere sia stata una vera e propria truffa elettorale, in barba alle leggi che impongono la preventiva definizione della lista dei nomi dei candidati ancora prima di essere presentata nella competizione elettorale.
Quello che è accaduto a Gela, in occasione delle ultime elezioni amministrative è un danno alle regole delle democrazia e alla sana e leale competizione elettorale, una sorta di turbativa d’asta che non può passare impunita, per la gravità degli effetti che certamente ne sono derivati, non solo alla persona del candidato sindaco antagonista ma all’intero popolo di Gela e in particolare degli elettori di centro destra..
Non si può chiedere al popolo degli elettori, in fase di sottoscrizione delle liste civiche e prima della loro presentazione, una delega in bianco per la individuazione dei singoli candidati, imponendo la legge tutt’altro, a garanzia di una corretta e leale competizione elettorale che a Gela sicuramente non c’è stata.
Di fronte a tale verità, la indiscussa correttezza del popolo del centrodestra non poteva essere lasciata priva di tutela, imponendosi di accertare, in maniera definitiva, quello che realmente si è verificato durante le operazioni elettorali di maggio scorso, a tutela anche della legalità stessa dell’azione amministrativa dell’attuale maggioranza di governo.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button