Politica

L’opposizione dopo il consiglio comunale: ” maggioranza evanescente”

Gela – Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’opposizione consiliare dopo il consiglio comunale di ieri

“Ieri è arrivato, dopo sei mesi dalle elezioni, il primo atto dell’amministrazione dopo il rendiconto, ed i risultati sono stati sotto gli occhi di tutti, abbiamo assistito ad una maggioranza evanescente, che ha seriamente rischiato di lasciare 73 lavoratori a casa, per mancanza di numeri, creando un danno oltre che sociale anche alla macchina amministrativa del comune di Gela, considerando che gran parte dei lavoratori della Ghelas occupano gli uffici comunali. Insomma in una fase in cui la Ghelas andava rilanciata come priorità assoluta, rischiava di perdere l’unico contratto che la tiene in vita.

Tutto ciò ha messo in rilievo una totale incapacità amministrativa ed inefficienza burocratica.

Lo diciamo da qualche settimana, ma ieri è emerso palesemente di come la nave non abbia un capitano capace di governare le diverse correnti che la spingono, di come questa maggioranza non abbia e non riconosca un punto di riferimento fermo e determinato capace di coinvolgere tutti in una stessa rotta, ma che decide e pretende di imporre la rotta agli altri.

Infatti, ieri, abbiamo ascoltato indignati, imbarazzati e quasi “sconvolti” la presentazione dell’atto da parte dell’assessore Robilatte, che dopo aver provocato i consiglieri comunali, dopo aver umiliato con le sue affermazioni contraddittorie e inconcludenti l’aula consiliare, dopo aver rappresentato male, molto male, tutta l’Amministrazione comunale tanto da dichiarare che è assessore al ramo “a metà”, viene pubblicamente smentita dal Sindaco. Ci chiediamo cosa significhi tutto questo, se il partito che ha designato l’assessore, il Pd, possiede l’altra metà del ramo, se l’assessore ha idea di ciò che dice affermando tutto e il contrario di tutto, se si rende conto che è stata lasciata sola dal suo stesso partito, quello grazie al quale ricopre quella carica, con il consigliere Orlando, capogruppo del Pd, che abbandona l’aula lasciandola in balia di se stessa e delle sue poche idee confuse e non avendo la forza di sostenere un atto del SUO assessore.

Il sindaco, dal canto suo, ed i suoi dirigenti hanno cercato di recuperare le dichiarazioni dell’assessore dando all’aula delle spiegazioni sull’atto inaccettabili oltre che in netto contrasto con quanto esposto dall’assessore. I consiglieri tutti hanno rilevato che l’atto, così formulato non poteva essere votato dal consiglio comunale perché non di sua competenza, e che piuttosto, essendo una proroga tecnica di un contratto in essere e quindi un atto gestionale, andava approvata da una atto dirigenziale o dalla giunta municipale. Alla voce unanime del consiglio comunale, il sindaco ed i suoi dirigenti, hanno deciso di non dare ascolto.

Lo spettacolo di palese incompetenza a cui ha assistito la città ci lascia attoniti.

Il sindaco, così, ha imposto alla sua maggioranza residua, undici consiglieri su sedici, di votare l’atto, chiedendo ai componenti di opposizione, in mancanza dei suoi consiglieri, di restare in aula in modo da non far cadere il numero legale.

Ieri il contratto della Ghelas è stato prorogato, nonostante l’atto per noi illegittimo, grazie ad un atto di responsabilità dei consiglieri di opposizione, che hanno deciso, seppur astenendosi dal voto o con voto contrario, di cautelare i 73 lavoratori almeno per i prossimi due mesi. Vigileremo affinché si lavori al più presto ad un nuovo piano industriale e quindi ad un nuovo contratto così da garantire i servizi che offre la Ghelas al comune e che sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’ente.

Il sindaco, che peraltro ha ammesso in aula il ritardo ingiustificato con cui l’atto è arrivato in consiglio comunale, esattamente a poche ore dalla scadenza, e la sua maggioranza hanno dato conferma a quanto denunciato da questa opposizione ormai da mesi e cioè che si sono solo occupati di nomine e poltrone piuttosto che di azioni concrete a beneficio della città.

Fieri del nostro atto di responsabilità nei confronti dei lavoratori Ghelas e della città tutta non possiamo fare a meno di constatare che l’arcobaleno che va dal PD a Forza Italia è sempre più una degenerazione politica che appare come una nuvola nera a danno dei cittadini

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