Politica

Nasce un nuovo partito: Demos

Presidente regionale Tonino Solarino

Il ragusano Tonino Solarino è il presidente regionale di Demos, un partito laico, di credenti e non credenti, che si ritrova nei valori che il Papa ha proposto con “Fratelli Tutti”. “Crediamo che la politica sia forza che cura e amore per il prossimo vicino e lontano. Ho accettato la presidenza regionale di Demos – dice il presidente regionale Solarino – Grazie all’ on. Paolo Ciani, all’ on . Pietro Bartolo, al presidente Mario Giro, al segretario regionale Emiliano Abramo, ai coordinatori provinciali. Mi sento determinato a dare una mano a far crescere nei territori una classe dirigente perbene e competente, con persone che hanno una storia di gratuità e di impegno per le loro comunità.

Abbiamo un programma chiaro che vogliamo condividere con tutti coloro che non si sono rassegnati alla deriva e vogliono alimentare la speranza.
1) Crediamo che il futuro sia la casa Comune Europea. Un’Europa dei popoli capace di solidarietà e di rispetto delle diversità. Un’Europa che abbia come obiettivo quello di cambiare i trattati di Maastricht e di Dublino.
2) Crediamo che la democrazia si costruisca su tre pilastri: stato, mercato, comunità.
Il mercato non ha bisogno di democrazia, come dimostrano la Russia e la Cina. La democrazia x vivere, oltre allo stato e al mercato, ha bisogno della comunità: della famiglia ,della scuola, del terzo settore.
3) Crediamo che ogni persona abbia uguale dignità di partenza e per questo siamo patrioti , ma non sovranisti. Il sovranismo con i suoi slogan: prima gli italiani, prima gli americani è una forma sofisticata di razzismo che riconosce agli altri il diritto di vivere solo se in posizione di inferiorità. Oggi la libertà e l’uguaglianza sono vissute in antitesi. Demos crede che sia la fraternità a tenere insieme libertà e uguaglianza.
4) Crediamo che la questione ecologica e sociale siano profondamente legate. Che depredare, sporcare, consumare in eccesso, inquinare sia la più grande ingiustizia collettiva del mondo contemporaneo.
5) Crediamo che la sanità debba essere pubblica ed efficiente e che vada bloccato il disegno di privatizzare la sanità, come è avvenuto negli ultimi decenni. La riduzione delle risorse e l’assenza di garanzie per esami e visite specialistiche in tempi accettabili, ha mortificato la sanità pubblica e favorito la sanità privata.
6) Crediamo che vada cambiato l’impianto della scuola che, nonostante le tante riformine, si porta dietro l’impostazione ideologica gentiliana. Crediamo in una scuola che dia centralità alla relazione didattica ed educativa tra alunni e docenti. Una scuola che torni ad essere educativa prima che istruttiva. Che selezioni i docenti con criteri nuovi prevedendo diverse tappe: il docente tutor, il docente in supervisione, il docente di ruolo, il docente supervisore. Una scuola con strutture sicure e dignitose.
7)Crediamo che vada contrastata la deriva del transumanesimo con un nuovo umanesimo. Il transumanesimo è il progetto di chi, in Cina come in California, lavora per andare oltre l’uomo. Lavora per una nuova natura umana dove la coscienza sia scissa dalla mente. È un progetto che rende l’uomo macchina.Non è fantascienza. Sta avvenendo.
8) Crediamo che vanno incentivati processi di economia sociale e ricercato un benessere equo e sostenibile e che il PIL, il prodotto interno lordo, non debba essere l’unico criterio di misurazione della crescita. Si può ” essere ricchi e sottosviluppati “.
9) Crediamo che oggi l’Italia soffra l’assenza di classe dirigente. La classe politica dirigente va selezionata tra le persone che hanno una storia di realizzazioni, onestà , gratuità, sensibilità al bene comune.
10) Crediamo che vada combattuta con vigore sia l’attuale oligarchia dei partiti che impone dirigenti senza radicamento nel territorio, sia il populismo olocratico che delegittima le istituzioni. Per questo si impone una riforma della legge elettorale attuale.
Crediamo che i riformismi non bastino e che occorre un progetto capace di grande radicalità.
Senza una progetto politico con un programma profondamente innovatore rischiamo, in un futuro non troppo lontano, un’ esplosione dolorosa della nostra democrazia.
Una politica buona è possibile”.

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