Politica

Liardi: “quando ci siamo insediati, i termini per il Patto erano scaduti”

Gela- L’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, Ivan Liardi risponde alle accuse mosse dalla Lega che chiede le dimissioni. “E’ una polemica puerile e sterile quella che si sta innescando contro il mio operato e quello dell’amministrazione – dice Liardi – ritengo di non avere alcuna responsabilità e vi spiego il perchè.  Mi sono insediato a giugno, non ho mai dichiarato di aver parlato con Turano, al contrario quando mi sono recato a Palermo e lì ho conferito con i  dirigenti Bellomo e Rizzo;  l’ho fatto  alla presenza dell’arch. Tuccio e di Silvia Triberio responsabile Progetti Patto per il sud. Conoscevo l’importanza dei progetti e decisi di fare il viaggio a Palermo per capire cosa  la Regione avesse in mente per la nostra città. La Regione ha sottolineato che non avrebbe revocato nulla ma i progetti erano fermi: sin da subito abbiamo messo su gli uffici di supporto ai Rup. L’elenco dei professionisti è stato pubblicato e fra poco si daranno gli incarichi ai tecnici che svolgeranno  anche il lavoro ordinario. A seguito del definanziamento abbiamo saputo che c’era stata l’ispezione e la diffida.

L’importante è sottolineare che la diffida era scaduta , i termini compiuti e nessuno mi aveva messo al corrente dell’ispezione avvenuta nel gennaio;  nessuno mi ha detto della diffida. Non mi era stata paventata l’ipotesi della revoca. Tuttavia il nostro impegno per ottenere i finanziamenti è stato palese ma i termini della diffida erano scaduti . Trovo improduttivo usare la posizione di opposizione in questo frangente.   Dovremmo stare tutti uniti per evitare che Gela possa perdere finanziamenti  e l’assessore Falcone e ci hanno assicurato che non si perderà nulla e l’assessore Scavone ha dichiarato che attenzionerà il caso Gela, in questo particolare frangente”.

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