Politica

“L’astensione come forma di deresponsabilizzazione”

Gela – “La soluzione dell’altra sera in consiglio comunale sull’atto di indirizzo finale proposto dall’opposizione e dal PD non ci convince e se non è chiaro agli addetti ai lavori fuori dal consiglio figuriamoci a chi per strada in atto è occupato ai sintomi della zona rossa e della pandemia. La maggioranza, non tutta perché con diversi assenti, si è astenuta, impedendo l’accoglimento dell’atto della non maggioranza. Astenersi mi richiama il gesto di Ponzio Pilato che si lavo’ le mani sulla crocifissione di Gesù. Perché la proposta dell’opposizione non ha meritato il si o il no, non si capisce; anzi poiché il sindaco è qualche altro ha illazionato su furberie e malizie sottostanti, più chiaramente si poteva espri mere un no motivandolo e mascherando le furberie o malizie sottostanti. Perché così se chi è fuori dal palazzo pur essendo addetto ai lavori, non capisce, figuriamoci chi viene a conoscenza che il consiglio comunale con la giunta non riescono ad essere unanimi su di un servizio così segnale di civiltà e di grande sensibilità.
Non si è capito quali complicanze avrebbe prodotto alla maggioranza un si a quell’indirizzo e perché non sia stato possibile persino arrivare ad una seduta del consiglio monotematico.
In una città galleggiante si continua a non capire, non di solo covid”.

Il commissario di Diventerà Bellissima Avv. Michele Orlando

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