AttualitaPoliticaRegione

Le pagelle dei deputati dell’Ars, chi presenta 40 disegni di legge e chi nessuno

Bilancio dell’attività parlamentare dei 70 eletti a Sala d’Ercole. Il musumeciano Aricò primo per disegni di legge, la 5Stelle Campo in testa per interrogazioni.

L’ex leghista Rizzotto a quota zero.

La forbice tra chi, tra i deputati, non ha prodotto nulla e chi ha dato una spinta all’attività legislativa del Parlamento siciliano ha questa ampiezza. Ed è precisamente la differenza che intercorre fra Tony Rizzotto e Alessandro Aricò.

Il primo nel 2019 non ha presentato alcun disegno di legge, perlomeno non da primo firmatario: un record che in realtà non detiene da solo, anche i forzisti Riccardo Gallo e Riccardo Savona fanno altrettanto, con la differenza che fanno meglio nel lavoro di squadra, cioè con leggi e interrogazioni di cui sono cofirmatari.

Ma non solo: se Savona non ha presentato neanche un’interrogazione, al contrario di Rizzotto e Gallo che ne hanno presentato una, è però vero che è a capo di una della commissione chiave del Parlamento siciliano, ovvero la commissione Bilancio. Rizzotto, però, ha di certo ha avuto un bel da fare sul fronte politico: eletto con Noi con Salvini, ha aderito, nel luglio scorso, al gruppo Ora Sicilia, adesione non condivisa con i salviniani e che ha portato allo strappo con la Lega.

“Sono freddi numeri, l’attività di un deputato non può basarsi su quante leggi ma su quali. Bisogna poi vedere se è a capo di una commissione o se è capogruppo, perché sono i capigruppo ad avere le migliori performance, e non a caso”: tra i corridoi di Palazzo dei Normanni i distinguo si moltiplicano di bocca in bocca. E una parte dell’attività — secondo gli esperti — non è “tracciabile”.

Dallo staff di Gallo, per esempio, rivendicano interventi sui “collegati” che non sono stati registrati, ma anche risultati come lo sbigliettamento nella Valle dei templi, di cui una percentuale va al Comune, solo come esempio di un’attività non “tracciata” ma lo stesso incisiva. Qualcuno però sussurra: “Non ricordavo neanche che Rizzotto facesse parte dell’Assemblea”.

Se la fredda lettura dei numeri non restituisce con fedeltà l’operosità dei deputati, sembra però tracciarne un’impronta non insignificante. E ad allargare lo sguardo sulla produttività di tutta l’Assemblea regionale, alcuni numeri parlano chiaro: le sedute d’aula, per esempio, tendono a diminuire di anno in anno. Sono state 87 nel 2015, 75 nel 2016, 71 nel 2018 — nel 2017 ci sono state le elezioni — e 69 nel 2019 (salvo colpi di coda fra il 30 e il 31 dicembre). Mentre, se nel 2018 l’Ars ha lavorato almeno un giorno ad agosto (il 7), così non si può dire per quest’anno, quando i deputati hanno avuto goduto di 41 giorni di ferie (ultima seduta il 31 luglio, quella successiva il 10 settembre). Ferie record per il Parlamento “più antico del mondo”, come amano sottolineare in molti, che ha prodotto quest’anno poco più di una dozzina di leggi, al netto di quelle finanziarie, tra bilancio, legge di stabilità e “collegati”.

Dalla bocciatura della presenza di genere in giunta, al ddl sulla pesca e all’ultima legge sull’endometriosi che riscatta uno dei meno operosi tra i deputati e il meno produttivo tra i capigruppo, ovvero Nicola D’Agostino, che firma soltanto cinque disegni di legge, tre interrogazioni e nessuna interpellanza (escludendo mozioni e ordini del giorno per bilanciare i numeri tra opposizione e maggioranza). È del deputato di Italia viva (prima della scissione di Renzi, D’Agostino era di Sicilia futura), infatti, la legge che predispone un modello di assistenza specializzato per le donne affette da endometriosi, riconoscendo la gravità di questa condizione.

Spostando lo sguardo dai singoli ai gruppi, però, i numeri, per quanto freddi, restituiscono l’ovvio: the winner per la migliore performance di gruppo è il Movimento 5Stelle. Il gruppo grillino conta però anche il maggior numero di deputati: 20 contro i 10 di Forza Italia e gli 8 del Partito democratico. I grillini, comunque, non vincono ma stravincono, superando di parecchio gli altri gruppi: sono infatti 168 i disegni di legge presentati dal gruppo 5Stelle, 560 le interrogazioni e 116 le interpellanze. Lì dove Forza Italia conta, invece, 27 disegni di legge, 13 interrogazioni e due interpellanze. E se i berlusconiani contano una minore performance perché parte della maggioranza, non si può dire lo stesso del Pd, che è all’opposizione e ha presentato 64 disegni di legge, 64 interrogazioni e 32 interpellanze. Numeri da un lato: 8 deputati Pd contro i 20 del M5S. Che dall’altro proiettano una forbice ben più ampia: 64 interrogazioni contro 560.

La migliore performance singola, all’interno dei tre partiti regala altre curiosità: tra i grillini la più operosa è Stefania Campo — produttività ampiamente riconosciutale dai suoi compagni di partito: “È senza dubbio tra le più operative” — che firma 90 interrogazioni: il maggior numero assoluto tra i deputati. Bene fa anche il capogruppo di Forza Italia, Tommaso Calderone, che in quanto capogruppo ha una migliore performance, ma stacca di molto i compagni di partito: dopo di lui che conta 20 disegni di legge, 13 interrogazioni e 3 interpellanze, c’è Orazio Ragusa che firma 7 disegni di legge ma nessuna interrogazione né interpellanza (è però presidente della commissione Attività produttive).

Il migliore risultato nel Pd è invece quello di Anthony Barbagallo, con 30 disegni di legge, 79 interrogazioni e 33 interpellanze. Mentre la migliore performance assoluta è di Vincenzo Figuccia che sebbene abbia presentato 42 disegni di legge — due in meno di Aricò, che gode anche del ruolo di capogruppo — ha però firmato 83 interrogazioni.

L’operosità dell’Assemblea si declina tuttavia anche nei lavori di commissione. E proprio dai lavori di commissione emerge un dato curioso: è guidata tutta da donne la commissione in assoluto più attiva. È presieduta da Giusy Savarino (Diventerà bellissima), annovera come vice presidenti Marianna Caronia del gruppo misto e Valentina Palmeri del M5S, mentre Eleonora Lo Curto, dell’Udc, è segretaria. Ed è la commissione più operosa: conta, infatti, ben 87 sedute, cioè il maggior numero in assoluto. È seguita subito dopo dalla commissione speciale Antimafia, presieduta da Claudio Fava, che conta 81 sedute.

Tra i grandi collettori di voti, invece, il meno operoso è anche il più giovane. Prendendo in considerazione i tre che hanno raccolto più voti di tutti e 70 i deputati siciliani: Luca Sammartino con 33mila voti, Stefano Zito con 18.076 voti e Luigi Genovese con 17.463. Genovese, che nel prossimo febbraio compirà 24 anni, conta i numeri più ridotti: 13 disegni di legge, 5 interrogazioni, nessuna interpellanza. Ma Sammartino gli è molto vicino: 13 disegni di legge, 11 interrogazioni e due interpellanze. Genovese ha però fondato un gruppo parlamentare di cui è a capo (nel quale a luglio è entrato Rizzotto) ed è vicepresidente della commissione Affari istituzionali, mentre Sammartino è membro della commissione Bilancio e presiede la “Cultura, formazione e lavoro”. Entrambi, comunque, sono molto distanti dal 5Stelle Zito, che firma 26 disegni di legge, 31 interrogazioni e due interpellanze.

Mostra Altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button