Politica

La maggioranza chiede l’azzeramento della giunta

Gela – Il momento non era quello giusto, o forse si. Perché tanto è stata tesa la corda che si è spezzata ed ha fatto emergere tutte le criticità di una governo della città che, non solo non si accorge di quello che c’è fuori dal Palazzo , ma fa finta di non accorgersi di quello che c’è dentro. Dei giochetti, delle ipocrisie, delle mosse create ad hoc per dare fastidio, delle occhiate torve che poi si traducono in voti trasversali. Insomma, a due anni, la giunta è arrivata al capolinea.  Lo ha detto la stessa maggioranza al sindaco che non  se n’era accorto o comunque pensava di tirare ancora in questo modo. Tanto, l’importante è stare seduti..! Il vertice di maggioranza ha sortito un buon effetto: quello di dire finalmente ‘Il re è nudo’. Un colpo di coda si doveva pur dare, visto che la politica del ‘temporeggiamento’ non ha prodotto buoni risultati. Indiziato numero ‘uno’ il presidente del Consiglio comunale che è stato tacciato di non rivestire il ruolo super parte come si conviene ad un presidente, ed avrebbe convocato la riunione sulle commissioni prima dell’arrivo del parere del segretario generale, per motivazioni, secondo i consiglieri vicinissimi a Greco, elettoralistici e manovre sotterranee. I consiglieri hanno puntato l’indice contro Sammito affermando di non sentirsi più rappresentati da un siffatto presidente. Poi si è passati al sistema radicale di tagliare la testa al toro: ovvero azzerare la giunta per tagliar ei rami secchi ed eventualmente far rientrare coloro ai quali non si può dire di no, in una sorta di raggiro a cui si da un marchio politico che poco di politica ha.  Del resto l ha fatto Messinese, anche Musumeci con Razza, quindi ha fatto scuola. A queste condizioni gli assessori hanno mostrato la loro disponibilità a rimettere le loro deleghe nelle mani del sindaco, tanto magari rientrano….. Il segretario dell’Udc Incardona è andato oltre ed ha chiesto di cancellare anche gli incarichi di sottogoverno in modo da ripartire da zero. Ad appoggiare questa posizione anche ‘Una buona idea’.

L’unico gruppo che non ci sta è quello di Forza Italia che ha perfino invocato la ‘delega elettorale’, una vera novità nel panorama politico ma che non ha nulla in termini di servizi alla città ma molto di servizi a sé stessi: una soluzione a ‘tarallucci e vino’. Insomma fra veleni e disagi è arrivata l’ora del consiglio comunale a cui non ha partecipato nessuno e che quindi è saltato per la seconda volta consecutiva. Erano presenti i consiglieri di ‘Un’altra Gela, forza Italia, assente il gruppo di Libera_mente che da tempo si è allontanato e che pure era stato invitato. Adesso la maggioranza formalizzerà le sue richieste in un  documento in cui motiverà le istanze ed entro la settimana si dovrebbero avviare le consultazioni con tutti i gruppi, anche di opposizione.

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