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‘C’è baruffa nell’aria’ ……del Palazzo di Città

Gela – C’è baruffa nell’aria del Palazzo di Città. La vicenda degli ‘affari di famiglia’ che non è stata digerita dal sindaco, dagli affini e da tutti quanti ruotano negli ambienti della maggioranza e che già è fra i faldoni della Procura della Repubblica e dell’Anac, potrebbe far nascere una reazione nel primo cittadino. Il sindaco nell’immediatezza ha dato la sua spiegazione ai fatti, domenica in tarda serata, riservandosi di spiegare , carte alla mano, attraverso i pareri del dirigente affari legali e del segretario generale che ha inviato il materiale all’Anac. Tuttavia l’accusa mossa dal centrodestra ha talmente toccato le corde dell’amministrazione e di parte della città che, non è escluso che possa essere  presentata una querela di parte. Al momento tutto resta nell’aria e nell’alveo delle possibilità di fatto, il ‘j’accuse’ ha scosso dalle fondamenta i destinatari. Un’altra questione aperta è quella degli Rmi supportati dall’Ugl: anche in questo caso si parla di denuncia ma non c’è nulla di concreto. La vicenda degli Rmi interessa l’assessorato ai servizi sociali: durante le scorse settimane c’è stato uno scambio di opinioni sulla gestione delle somme da destinare alla categoria fra l’assessore Gnoffo ed il segretario Alario. Poi sui social sono stati postati dei video in cui taluni percettori del Reddito minimo di cittadinanza ha raccontato la loro vicenda puntando il dito contro l’amministrazione e questo ha fatto saltare dalle poltrone i componenti dell’esecutivo che hanno manifestato l’intenzione, per ora soltanto quella, di porre un freno a tutte le esternazioni, posto che il Comune sostiene di essere in linea con gli atti, rispetto alle accuse che muovono sindacati e lavoratori. Insomma il clima si fa rovente come il caldo di questi giorni. Lunedì ne sapremo di più

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