Politica

Greco: “additato come pavido da soggetti inquisiti”

“E’ risibile l’atteggiamento di censore di Federico che critica la mia presunta ‘paura’. Chi mi dovrebbe criticare un soggetto sottoposto a procedimento proprio per irregolarità nella gestione dell’Ato?” Parla il sindaco Lucio Greco, dopo i fatti che hanno catturato le cronache locale sulle vicende dell’acqua e i commenti di personaggi politici. “Si spiegano atteggiamenti di boicottaggio – dice – come quelli del consigliere Scerra che non ha condiviso la celebrazione del consiglio comunale monotematico, che invece ha messo un punto fermo sulla gestione della vicenda”. Il Movimento spontaneo di cittadini fa paura, qualcuno teme che possa celare velleità di candidature.

Pino Federico figurava fra i posti dirigenziali dell’Ato idrico Cl6,  e l’anno scorso è stato coinvolto nell’inchiesta condotta dai magistrati di Caltanissetta,  eseguita dai carabinieri del Noe di Palermo della Guardia di finanza. Fra gli indagati anche l’avv. Ferdinando Maurelli.  Nel faldone dell’inchiesta  si leggono presunte irregolarità nella gestione dei sistemi di depurazione idrica, il cui appalto è stato affidato nel 2006 alla società italo-spagnola Aqualia che si appoggia sul territorio a Siciliacqua e Caltaqua, finite nel mirino degli inquirenti, come anche Vincenzo Emanuele e Marco Lupo, del dipartimento regionale Acque e rifiuti, Giusto Ingrassia (del servizio idrico), Salvatore Guarino e Salvatore Giuliana, manager dal 2006 in poi di Caltaqua, e Angelo Martorelli dell’Ato ed altri.

La presidente della Commissione regionale ambiente e territorio  Savarino dovrebbe fissare l’audizione con Caltaqua.

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