Politica

Giudice: consiglio comunale di vitale importanza

Gela – “Ritengo la tematica del consiglio comunale straordinario e monotematico di stasera di vitale importanza per tutti i cittadini che intendono, anche con la loro presenza fisica, testimoniare che in questa città il cambiamento non può essere solo un annuncio da utilizzare durante le campagne elettorali” . Lo dice il consigliere e vicepresidente del Consiglio comunale, Paola Giudice. 

“Ringrazio, quindi, tutti i cittadini presenti che, per quanto mi riguarda, sono un motivo in più per dimostrare chiarezza istituzionale, lealtà istituzionale, determinazione istituzionale. 

Una domanda in primo luogo: perché i signori Sindaci della provincia di Caltanissetta (quindi Gela inclusa) non si sono ancora adeguati alla legge regionale 19/2015 che prevede la costituzione di ATI (Assemblea Territoriale Idrica) espressamente prevista nell’art. 3?

Non è una cortesia che ci devono fare, in questo momento la provincia di Caltanissetta è fuori legge. 

La costituzione dell’A.T.I. avrebbe indubbiamente comportato enormi vantaggi per la gestione idrica nella nostra Provincia, gravata da problematiche che variano dalla vecchiaia delle condotte idriche alla mancanza di acqua in molti paesi, Gela inclusa.

Basti pensare, infatti, alla molteplicità delle funzioni demandate all’A.T.I., dall’approvazione: del Piano Ambito; proposta tariffaria; piano operativo di emergenza; piano operativo degli interventi; gli standard qualitativi dei servizi; la carta della qualità dei servizi che ogni gestore deve adottare.

La mancata istituzione di un organo così importante, tra l’altro, ha causato gravi danni per il fatto di non poter ricevere dei finanziamenti regionali ed europei per la riqualificazione del proprio servizio idrico proprio a causa della mancata presenza dell’A.T.I.!

In poche parole dal Sindaco, dall’Amministrazione comunale, dal Consiglio comunale devono arrivare scelte chiare e soprattutto percorribili, che non siano fumo negli occhi. Ognuno secondo le proprie competenze. 

La chiarezza e la lealtà contano più delle parole urlate, contano più dei contatori impazziti, perché la strada che si decide di intraprendere stasera dovrebbe avere una durata storica.  

Ciò che a mio avviso dovremmo pretendere con urgenza e in via preliminare: 

1) Risarcimento ad ogni nucleo familiare della quota di costo affrontato per il servizio autobotte; 
2) Acqua 24h su 24h; 
3) Rapporto limpido e libero con il l’ente gestore; 
4) Verifica sui lavori eseguiti; 
5) Gela al centro dell’interesse del governo regionale e, ahimè, così non mi pare dato che l’assessore al ramo è assente e questo non può ritenersi un bel segnale politico; 

Posso affermare, assumendomene la responsabilità, che negli ultimi 15 anni, la politica regionale ha generato un profondo malcostume scrivendo leggi che hanno creato “mostri sociali” come per esempio l’ATO idrico, società che hanno fatto da scendiletto a chi ne ha gestito la rappresentanza, buone per accontentare la sete di potereche nulla c’entra con il servizio al cittadino che continua a denunciare la torbidità dell’acqua, la mancanza di erogazione, l’aumento delle tariffe. 

E la politica degli ultimi 15 anni non poteva non sapere, si è incontrata con gli spagnoli e di certo in quegli incontri non si è parlato del bene comune, cioè degli interessi dei cittadini di Gela, gli stessi che sono scesi in piazza per protestare contro l’EAS ed ora si ritrovano, come da sempre (cioè anche il periodo delle guerre) l’acqua non potabile, non bevibile, torbida”.

Paola Giudice

Consigliere comunale Indipendente di Sinistra 

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