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GIUDICE CGIL “Io non parteciperò all’inaugurazione della bioraffineria”

Auguro alle lavoratrici, ai lavoratori ed alle imprese locali, un buon avvio del processo di bioraffinazione

Riceviamo e pubblichiamo
da: Ignazio Giudice 
      Segretario Generale Provinciale CGIL

Ringrazio il Presidente, Dott. Franchi, e l’Amministratore Delegato della Raffineria di Gela Ing. Arces per l’invito all’inaugurazione della Bioraffineria prevista per mercoledì 25 settembre. Io non parteciperò, da cittadino e operatore sociale ho scelto da anni di non partecipare ad alcuna inaugurazione, perchè nella mia città ed in tante altre del Sud spesso le feste  di inaugurazione hanno portato “sfortuna” ed io invece auguro alle lavoratrici, ai lavoratori, alle imprese locali e non solo, per farla breve a tutti coloro che hanno creduto nella riconversione e quindi nella sfida di innovare, un buon avvio del processo di bioraffinazione. Potrei fare un lungo elenco di inaugurazioni e pose della prima pietra alle quali ho scelto di non partecipare, ultima in ordine di tempo quella per il progetto del costruendo “polo serricolo agro fotovoltaico”, ormai noto per le indagini della Procura e per i volti sorridenti di tanti politici con ruffiani al seguito contenti del nulla. Il sindacalista, in questo caso io, ed il ruolo che mi onoro di rappresentare (spero al meglio), è innanzitutto un uomo, un cittadino, quindi come ognuno ha la sua sensibilità, la sua visione delle azioni e comprendo il piacere dei vertici ENI di inaugurare un obiettivo ben realizzato con un valore di spesa di quasi 300 milioni di euro. Enrico Mattei, fondatore di ENI, ha affermato in tante occasioni pubbliche che “l’impegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono”. Ecco, sta qui la chiave di svolta, il vedere ciò che è stato, ciò che è la proiezione per le generazioni di oggi, partendo dai bambini, nel futuro ricco di oggi, intendo delle idee e dei sogni di tanti ma anche dal valore della coerenza ed io mi sento coerente così. Un caro saluto ai presenti, dagli operai ai dirigenti, ai miei colleghi sindacalisti di tutti i sindacati, alle Istituzioni, ai tantissimi Gelesi che intendono ricostruire un rapporto leale con l’industria di Stato, con l’attuale gruppo dirigente di ENI fatto anch’esso di uomini, idee, valori e sogni ed anche per ciò va sfidato su ciò che è giusto fare per rendere Gela e la Sicilia terra attrattiva, moderna e competitiva, terra libera e fiera della storia e dei regali della natura che l’uomo deve rispettare. Al lavoro di tutti per un sogno comune: il riscatto di Gela e del Sud dal pessimismo e dall’invidia che non genera nuovi investimenti ma processi migratori d’eccellenza ed il sindacato non è e non può essere esente da responsabilità, azioni autorevoli, forti e innovative, perchè non sono le chiacchiere a cambiare una città e neppure inutili slogan ma i fatti, le scelte, il dialogo sociale che deve proseguire

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